Follia in Olympiacos-Aek: l’arbitro Massa colpito ai genitali!

L’arbitro italiano è stato bersagliato dopo il triplice fischio del sentitissimo big match, vinto dagli ospiti tra le polemiche.
Scene di ordinaria follia allo stadio ‘Georgios Karaiskakis’ del Pireo, dove ieri sera è andato in scena un Olympiacos-AEK non adatto ai deboli di cuore: a vincere sono stati gli ospiti col punteggio di 1-3, ma le polemiche hanno fatto da cornice al finale concitato.
Nel mirino della società biancorossa è finito l’operato dell’arbitro Davide Massa, in particolare per aver concesso un calcio di rigore all’AEK sul risultato di 1-1: episodio condannato fermamente dall’Olympiacos con questa presa di posizione ufficiale.
“Oggi anche i non vedenti hanno visto cosa sta succedendo nel calcio greco. Falsificazione, vagabondaggio e fuorilegge hanno dimostrato di non avere scrupoli. Vi abbiamo detto che il nostro mondo è un calderone bollente!
Hanno fischiato un rigore in un’azione in cui non c’è contatto. Non sono nemmeno andati al VAR per controllare un chiaro fallo commesso prima del goal dell’AEK. L’intera Grecia era disgustata. I vagabondi dell’Epo (la Federcalcio greca, n.d.r.) e il governo incapace di affrontarli, hanno ucciso il calcio!”.
A dir poco contrariato il presidente Evangelos Marinakis, reo addirittura di aver intralciato la ripresa del gioco calciando volontariamente dei palloni all’interno del rettangolo verde. Situazione esplosa definitivamente al triplice fischio, con l’invasione dei tifosi di casa che ha costretto la Polizia ad intervenire per sedare gli animi.
Serata a dir poco caotica per Massa che, secondo quanto emerso dal contenuto del referto (svelato dal portale greco ‘SDNA’), sarebbe stato aggredito fisicamente.
“1) Ho ritardato di un minuto l’inizio del 2° tempo perché la squadra ospite è entrata in campo in ritardo.
2) Al 57′ ho fermato il gioco perché non c’era visibilità per le telecamere del VAR a causa dei fumogeni accesi sugli spalti. Dopo 3 minuti il ​​gioco è ripreso normalmente.
3) Al 90′ il 4° uomo ha mostrato 7 minuti di recupero.
4) Dopo il 3° gol della squadra in trasferta, degli oggetti (bottiglie d’acqua e palloni di plastica) sono stati lanciati dagli spalti in campo. Le palle continuavano a intralciare il proseguimento del gioco. Al 90+6′ ho deciso di chiudere la partita, in quanto mi sono reso conto della possibile invasione dei tifosi della squadra di casa. Al termine del match i tifosi della squadra di casa sono entrati in campo e noi ci siamo subito diretti verso il tunnel.
5) Entrando nel tunnel in cui c’erano molte persone, ho sentito un colpo sui genitali senza riconoscere da chi provenisse”.
Una notte da dimenticare per tutto il mondo Olympiacos, alle prese con la delusione per aver perso una gara fondamentale nella corsa al titolo, ormai quasi del tutto sfumato.

Fonte: goal.com

Ti potrebbe interessare

Menu