Prima la Champions, poi il mercato. Da Morata a Baldanzi: le idee del Milan per l’estate

Il finale di stagione del Milan ruota intorno a una parola chiave: priorità. Prima la semifinale di Champions contro l’Inter, poi il quarto posto in campionato e infine il mercato, anche perché quest’ultimo è condizionato alle prime due variabili. Il Milan ha bisogno di entrare tra le prime quattro anche il prossimo anno, il terzo di fila, prima di iniziare a pensare ad affari e trattative. Al momento sul taccuino di Maldini e Massara ci sono alcuni nomi, ma l’esigenza è rinforzare determinati ruoli, come il vice Giroud e l’esterno destro.

Il primo nodo riguarda il rinnovo di Leao e i ventidue milioni che deve allo Sporting. Gli ultimi due schiaffi rifilati al Lecce hanno dimostrato che il Milan non può fare a meno di lui. Le parti stanno discutendo del contratto da mesi e sembrano vicine alla fumata bianca, ma stanno ancora trattando. Rafa ha detto no al Chelsea e al Real Madrid. Insomma, c’è un filo di ottimismo in più. Alcuni nomi restano sullo sfondo in caso di cessione. Tra questi c’è Noah Okafor, punta del Salisburgo che può fare anche l’esterno. Quest’anno ha segnato al Milan in Champions, nel primo dei due match della fase a gironi. Anche il suo contratto scade nel 2024, quindi il costo è contenuto (sui 25 milioni). Numeri: 10 gol e cinque assist in 32 partite.

Al netto di come andrà a finire in campionato, il Milan sa che dovrà intervenire in avanti. Giroud ha rinnovato per un’altra stagione, ma a settembre toccherà i 37 anni, quindi c’è bisogno di affiancargli un’altra punta. A Maldini e Massara piace Joao Pedro del Watford, ventunenne brasiliano con undici gol in Championship, ma sembra destinato alla Premier. Resiste la pista Morata invece, classe 1992, attaccante dal rendimento sicuro che conosce bene la Serie A. Ibra resta un rebus, infine: da un lato c’è la sua volontà di continuare, dall’altro i dubbi sulla sua tenuta fisica. Lo svedese ha 41 anni e contro il Lecce si è fermato durante il riscaldamento per il solito problema al polpaccio. Situazione da monitorare. Origi infine, legato al Milan fino al 2026, si è rivelato inefficace in più occasioni. Anche lì, andranno fatte delle valutazioni.

 

Fonte: Gazzetta.it

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