Con grande anticipo sui tempi previsti (il processo era fissato per il 15 giugno) e appena in tempo per il finale di stagione, nella giornata di oggi si potrebbe scrivere la parola fine al caso Juventus. Alle 10.30 i legali del club bianconero e il capo della Procura federale, Giuseppe Chinè, si presentano davanti al Tribunale federale per proporre ai giudici l’accordo che hanno raggiunto. Se come sembra praticamente scontato il patteggiamento sarà accettato, alla Juve sarà comminata una pena scontata di un terzo e il pronunciamento sarà definitivo, senza possibilità di ricorso. Nel caso (molto remoto) in cui venga invece rifiutato, si andrà a processo.
Il patteggiamento – Fuori ufficialmente dalla prossima Champions League, la Juventus ha deciso di chiudere la questione processuale per evitare di portarsi penalizzazioni nel prossimo campionato. Il club bianconero ha infatti trovato un accordo con la Procura Figc per anticipare il processo relativo al filone “stipendi” che era in programma il 15 giugno e accettato una nuova, ridotta, penalizzazione e una multa che, con ogni probabilità, pur non essendo morbidissima, non dovrebbe essere drammatica (il regolamento prevedeva una sanzione da una a tre volte il totale degli stipendi non pagati “regolarmente”, ma se accettato il patteggiamento la pena si ridurrebbe di un terzo, ndr).
I dettagli dell’accordo – Non sono ancora noti, ma è presumibile che la nuova penalizzazione lascerà la Juve anche fuori dall’Europa League e, magari, ancora in Conference, in modo da scontare eventualmente senza troppi drammi l’eventuale esclusione dalle coppe per un anno cui sembra destinata dall’indagine Uefa.
Verso la chiusura del caso – Fatto sta che, comunque vada, la questione dovrebbe definitivamente chiudersi e la Juve, come chiesto a gran voce da Max Allegri a margine del match perso contro il Milan, potrà finalmente capire l’entità totale della sua pena e, soprattutto, scontarla tutta subito. D’altronde la svolta era nell’aria da domenica sera quando Calvo aveva annunciato che i bianconeri non avrebbero fatto nuovamente ricorso al Collegio di Garanzia del Coni accettando, quindi, la penalizzazione di 10 punti subita per il processo plusvalenze.