Gianmarco Tamberi torna sulla medaglia d’oro vinta a Tokyo ad ex aequo con Barshim e dice: “Chi ero io per rifiutare un oro all’Italia? Avessi detto no e l’avessi perso mi avrebbero sommerso di critiche: presuntuoso, superbo, egoista. Ma non dovrebbe toccare all’atleta decidere il pari-merito. Non è giusto, e se uno dei due non è d’accordo che si fa, si tira la monetina? Dovrebbe decidere il regolamento, senza possibilità di accordo”.
