Moto Gp: Zarco vince in Australia, fuga mondiale di Bagnaia

Ancora una volta svanisce il sogno di Martin, da primo a quinto dopo avere dominato tutta la gara. Maledetto azzardo: la scelta sconsiderata della gomma posteriore gli è stata fatale. Dall’altare alla polvere in tre curve. Jorge Martin aveva la gara in mano, con tre secondi di vantaggio su Binder, ma negli ultimi giri la morbida posteriore l’ha messo in croce. Il miraggio è svanito a un passo dal traguardo: lo spagnolo è crollato, con la gomma posteriore finita mentre  Zarco (Nella FOTO), nel frattempo salito in seconda posizione lo infilava senza remore. Il suo compagno di squadra non c’ha pensato un attimo a superarlo, d’altronde aveva in mano la prima vittoria in MotoGP e Martin non poteva nemmeno difendersi.

Sulla scia del francese è passato anche Bagnaiache ha corso in difesa per tutta la corsa, sorpassato prima da Di Giannantonio (applausi per lui salito sul podio nella stagione dell’addio a Gresini, per lasciare il posto a Marquez che ha chiuso  al nono posto) e poi da Zarco. “Sapevo che stavano spingendo troppo davanti – ha detto soddisfatto Bagnaia – sono stato attento a risparmiare gli pneumatici, poi ho visto che stavo recuperando; Johann era velocissimo, quando lui ha infilato Martin ho sfruttato il varco creato da lui per passare Jorge”. Dalla polvere all’altare, un risultato insperato: a metà gara con Martin solidamente al comando e lui scivolato al quinto posto, il suo vantaggio in classifica si era ridotto di 14 punti, da 18 a 4. Si è ribaltato tutto come in Indonesia, la domenica precedente, finale incredibile.

Nervi saldi in un sabato iniziato con la notizia del Gran Premio anticipato di una giornata per la minaccia del vento forte domenica. Poi la qualifica con il record di Martin, che sullo schieramento ha nascosto fino all’ultimo la sua scelta di pneumatico, l’azzardo fatale. “L’ho visto crollare negli ultimi due giri”, ha raccontato Zarco, che gli è arrivato alle spalle in un batter d’occhio, seguito a ruota da Binder, Di Ginnantonio e Bagnaia. L’hanno passato tutti, sul traguardo anche Binder e lui si è trovato da primo a quinto in meno di un chilometro. Non è finita, sabato potrà prendersi una parziale rivincita nella Sprint posticipata. Con la morbida posteriore lo spagnolo non teme rivali, la distanza dimezzata può favorirlo. Ma intanto Bagnaia se ne va via dal circuito con i 27 punti di vantaggio che gli danno un bella boccata d’ossigeno. “I dati ci dicevano che la gomma posteriore non avrebbe finito la gara”, il lapidario commento del direttore generale della Ducati, Gigi Dall’Igna, per nulla stupito dal risultato. “Noi rispettiamo la scelta del pilota”, ha detto Gino Borsoi, team manager della Ducati Pramac. Che ha almeno festeggiato la prima vittoria di Zarco, pronto a salire l’anno prossimo sulla Honda del Team Lcr.

Fonte: Sky Sport

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