Spalletti carica l’Italia: “Le motivazioni vanno oltre il timore”

In palio c’è la qualificazione diretta a Euro 2024, appuntamento che l’Italia insegue da campione in carica. Sul campo neutro di Leverkusen sarà decisiva la sfida all’Ucraina, 13 punti e 2° posto come gli Azzurri nel girone (Inghilterra capolista già qualificata) ma indietro negli scontri diretti: ecco perché alla nostra Nazionale basta una vittoria o un pareggio per staccare il pass e partecipare alla fase finale in Germania senza passare per i playoff. Dopo il 5-2 alla Macedonia del Nord, chi ha introdotto il match alla vigilia è stato il CT Luciano Spalletti ai microfoni di Sky Sport.

Che vigilia è per l’Italia?
“Sappiamo cosa ci andiamo a giocare. Molti vogliono mettere timore ricordandoci l’importanza e il traguardo della partita. Le motivazioni vanno oltre il timore. La domanda da porsi è un’altra: ‘La devo vincere? La voglio vincere?’. Ma lo dicono tutti. Per essere più realisti: ‘La posso vincere? Sì’. Questo annulla tutti quei timori che ci sono e che passano davanti alla gara”.

È stato un allenamento diverso oggi?
“A Roma siamo stati bravi ad accettare ciò che la partita ci ha messo davanti. Potevamo fare qualcosa di più, non si deve concedere il minimo dubbio perché altrimenti il calcio può presentarti il conto come accaduto sul 3-2. Non va guardato solo ciò che si fa bene, ma soprattutto nelle difficoltà avute questi giocatori ci hanno mostrato la grande voglia, dimostrazione e disponibilità nel vestire la maglia azzurra”.

Cosa occorre contro l’Ucraina?
“Nella voglia di attaccare e pressare non dovremo mai perdere ordine e equilibrio. Loro hanno l’attacco come reparto più forte, potrebbero crearci problemi ribaltando l’azione. Quando c’è la possibilità e le distanze giuste potremo pressarli, se le distanze si allungano dovremo concedere campo e abbassarci ma senza lasciare spazi che poi diventano difficili da rioccupare con ripiegamenti e ricomposizioni”.

È più una partita da Scamacca o Raspadori?
“Quando si prepara una partita lo si fa sapendo di avere 5 sostituzioni. Avendo un attaccante forte e fisico e un attaccante forte e tecnico, si cerca di farli funzionare tutti e due. Si cerca di averli in relazione alla squadra nonostante caratteristiche diverse”.

Jorginho fa bene a questa Nazionale?
“Il rigore l’ha ribattuto perché ha personalità, l’ha battuto anche bene per come si era messo il portiere. Forse poteva angolare di più, ma la sua caratteristica di battere i rigori è questa. Abbiamo anche altri rigoristi, forse lo metteremmo in difficoltà rimandandolo al dischetto come avevo fatto per gioco in conferenza stampa l’altro giorno. Si valutano anche altre situazioni. Come regista ha organizzazione non solo con la palla, ma anche indicando le posizioni ai compagni. E poi ha personalità, è abituato a gestire la squadra”.

Fonte: sky sport

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