Lazio, Lotito ha deciso: rinnovo e avanti con Sarri

Sarri non rischia la panchina, le ombre di Tudor e di Scaloni (in tribuna al Metropolitano per il match di Champions con l’Atletico Madrid) sono lontane per non dire inesistenti. Lotito pensa al rinnovo di Mau e ad un progetto di ringiovanimento che prenderà forma nei prossimi mesi o dovrà essere accelerato se la Lazio non riuscirà a risalire la classifica, garantendosi l’Europa. Un nuovo ciclo, in fase embrionale, era stato tratteggiato dopo il secondo posto e un’estate che in realtà avrebbe dovuto proiettare i biancocelesti verso una dimensione più ambiziosa. «Chiunque avesse smontato il gruppo dell’anno scorso sarebbe stato internato al manicomio» ha sottolineato intervenendo ai canali societari Angelo Fabiani, nominato direttore sportivo il 19 agosto, poche ore prima che scattasse il campionato dopo aver firmato inizialmente il contratto per proseguire solo con Primavera e Women. Lotito, tra luglio e agosto, si accorse che qualcosa mancava nel rapporto squadra-società dopo l’addio di Tare e la separazione, due anni prima,da Peruzzi. Quei ritardi hanno tolto punti e spirito, sono stati pagati sotto forma di malumori, equivoci, incomprensioni, difficoltà di mercato, che pure a Formello continuano a preservare e difendere. Hanno investito sul futuro, abbassando l’età media e decidendo di aspettare la maturazione di giocatori (come Castellanos e Isaksen) che sinora non hanno ancora fatto la differenza, non si sono inseriti (come Kamada) o stanno rendendo (Guendouzi e Rovella) pur non essendo paragonabili per caratteristiche e qualità a Milinkovic e Leiva.

Fonte: corrieredellosport.it

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