Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia e delle altre classiche di RCS Sport, ha parlato a Radio Sportiva: “C’è tanta soddisfazione nel dire che Pogacar farà il Giro 2024 perché è uno dei corridori più apprezzati al mondo. Oramai anche i programmi di certi atleti sono loro che li fanno ed è la loro motivazione quella che conta, credo che il ragazzo abbia come motivazione quella di fare la doppietta Giro-Tour, quindi è stato in qualche modo facile cercare di convincerlo a venire al Giro. Se il percorso del Giro 2024 è disegnato per Pogacar? Più che per lui, è stato presentato un Giro con meno difficoltà del passato in funzione del fatto che è un anno particolare, è un anno olimpico e quindi bisogna dosare un po’ il percorso e da parte nostra c’è stata la necessità di andare incontro alle esigenze dei corridori. Se la presenza di Pogacar attira altri big? Noi siamo partiti per avere i migliori corridori sempre, poi con qualcuno ci siamo riusciti e con qualcuno no. Stiamo cercando di avere dei colpi importanti per questo Giro, stiamo lavorando, anche perché non abbiamo chiuso oggi la partecipazione al Giro. Percorso? Quando disegni un Giro pensi di aver trovato l’armonia tra tutte le tappe, poi una sarà inevitabilmente quella regina, ma oggi sono in egual misura apprezzate. Sud Italia assente? Quando si parte dal Nord è difficile riuscire a coprire tutta la penisola con le 21 tappe, negli ultimi due anni è stato penalizzato, ma in precedenza eravamo stati presenti con continuità”. Infine sulla Strade Bianche: “Purtroppo non la possiamo annoverare tra le classiche monumento per tanti motivi, probabilmente perché non andrebbe bene agli altri, ma è una grandissima corsa e non a caso tantissimi corridori vi partecipano”.
