Eder a Sportiva: “L’Inter vincerà lo scudetto. Zhang? Non porto rancore”

A Radio Sportiva oggi è intervenuto l’ex giocatore di Samp, Inter e Nazionale, Eder  Citadin Martins, oggi in Brasile al Criciuma. Classe 1986, ha ancora voglia di giocare  e fare gol. “Sono tornato  a casa mia dopo l’esperienza in Cina e al San Paolo di due anni – ha detto – e va tutto bene.  Ieri abbiamo vinto la Supercoppa, col Criciuma, dopo essere tornati in serie A mi sto divertendo moltissimo. E’ un campionato che sta crescendo ed è un calcio bello, di qualità, con ragazzi giovani molto forti”.

“Dopo essere stato al San Paolo, ho capito quanto investono e quanto credono nei giovani, come Endrick che ora è andato al Real Madrid. Ha fatto un contrasto con Miranda nell’ultimo campionato che mi ha impressionato, da giocatore di grande livello, così come Marcos Leonardo, a cui si è avvicinata la Lazio, che ora è andato al Benfica – ha aggiunto Eder – così anche Vitor Roque che è andato al Barcellona è molto forte. Stiamo parlando di cifre folli, ma anche il Frosinone ha preso dal nostro Criciuma, Mateus Lusuardi, molto interessante e con qualità incredibili. Ha fatto bene anche in Coppa Italia col Napoli”.

Eder ha toccato il tema della sua Inter, con cui ha giocato per due anni e mezzo, da gennaio 2016 a giugno 2018. “Faccio sempre il tifo dal Brasile per i nerazzurri, è una squadra tosta che ha preso una identità forte dai tempi di Conte e sta proseguendo con l’ottimo lavoro di Inzaghi, che è riuscito a portare l’Inter alla finale di Champions a giugno. Sarà dura per la Juve, il duello proseguirà: i bianconeri non fanno un bel calcio ma riescono a tenere botta fino in fondo. L’Inter per me, al di là del mio tifo, vincerà il campionato ed è favorita per vincere anche la Supercoppa. Lautaro? Aveva già grandi qualità quando è arrivato in Italia, lo ricordo molto bene. Thuram? E’ quel giocatore che può fare bene sempre , forte di fisico, veloce, attacca bene gli spazi. Sono contento che abbiano creato una grande coppia in attacco”.

Una domanda anche sulla proprietà cinese. “Sono stato duro con Zhang per come si sono comportati con noi durante la pandemia in Cina. Siamo riusciti a vincere scudetto del 2020 e quando hanno chiuso le porte, non mi hanno più voluto parlare e tenuto un atteggiamento sbagliato. Sono rimasto triste ma non porto rancore. Mi aspettavo più rispetto all’epoca. Ma non è più il caso di parlarne”.

Sulla Sampdoria, società che forse lo ha lanciato a certi livelli. “E’ la squadra in cui ho vissuto i miei migliori anni e mi ha dato tanto, con un grande allenatore che ci ha lasciato come Sinisa Mihajlovic. Mi dispiace per come è finita, ma hanno salvato la società dal fallimento, ora stanno lottando e penso debbano dare tempo e fiducia a Pirlo. Si meritano tanto per l’ambiente e per i tifosi, non vedo l’ora di tornare un giorno e andare a Marassi a vedere una partita.”

La nazionale? “E’ stato un bel percorso per me, ho fatto la gavetta, al Frosinone, a Empoli, dove sono diventato capocannoniere della B, poi sono arrivati altri palcoscenici, la Samp per 4 anni e poi l’Inter. Ho fatto tanti sacrifici e sono arrivato alla maglia azzurra: tutti si chiedevano cosa avrei fatto, ma Buffon, Chiellini e Pirlo, i capitani, mi hanno sempre dato fiducia. Ricordo l’esordio con la Bulgaria e il gol segnato: una grande esperienza in 3-4 anni, specie con Conte eravamo una grande famiglia, ci siamo qualificati e poi abbiamo fatto un ottimo europeo nel 2016. E’ stato davvero tutto molto bello”.

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