La Lega di A minaccia la scissione dalla Figc: “Vogliamo più autonomia”

Il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, ha preso parola al termine dell’Assemblea della Lega Serie A che sta segnando un autentico spartiacque nella gestione del più importante campionato italiano professionistico. Oltre alla fine del rapporto 25ennale con Tim, e l’ufficializzazione del nuovo sponsor Eni Live, c’è infatti la forte possibilità che la Lega Serie A e la FIGC prendano presto strade differenti. Ecco le sue parole raccolte dal nostro inviato Emanuele Tramacere.

MINACCIA DI SCISSIONE – “L’ultimo punto è quello delle riforme federali, abbiamo discusso l’aggiornamento del documento già predisposto nel dicembre 2022: sono state fatte alcune cose, anche importanti, quelle che la Serie A ha potuto portare a compimento. Ne restano altre da analizzare, quello che è emerso durante la discussione è che il sistema federale e il modello organizzativo dove la Serie A è collocata non sono adeguati. C’è bisogno di una maggiore autonomia e autodeterminazione delle scelte, quindi l’assembla ha deciso di iniziare un percorso di valutazione di un meccanismo di autonomia simile al modello della Premier League inglese. Nella prossima assemblea si porterà avanti questo lavoro di studio. La Premier tecnicamente non è fuori dalla Federazione, si è comunque all’interno di un sistema federale. Quello che la Premier ha di diverso è un modello organizzativo diverso, collegato al peso economico. Quello che è emerso è che attualmente il sistema organizzativo non riconosce alla Serie A il peso che dovrebbe avere in relazione al peso economico. La richiesta di aumentare il peso federale credo risalga a Beretta, 2009/2010. Non si tratta di un consigliere in più, di questioni numeriche, ma di un modello che assicuri maggiore autonomia decisionale alla Serie A rispetto a quello che può riguardare la Serie A”.

RIFORME – “Ci sono tante questioni. Le regole del gioco non vengono toccate, chiariamo subito. Dopodiché si può sperimentare, come sapete la Serie A spesso lo ha fatto. Poi ci sono tutta una serie di decisioni che riguardano non solo il campionato a livello organizzativo e di calendario, che comunque oggi è sempre sottoposto ad approvazione. C’è un tema che riguarda anche singole decisioni, come quelle sulle liste delle squadre, o le regole su extracomunitari, sui vivai: tutto quello che oggi è deciso dal consiglio federale domani potrebbe vedere la Serie A maggiormente autonoma in queste decisioni”.

ANCORA SULLA FIGC – “In realtà non c’è stato un momento di proposta, noi abbiamo discusso sugli elementi resi pubblici nel tempo ed è stato predisposto un documento, ma poi ci si è resi conto che il tema di fondo è che l’assetto federale non riconosce alla Serie A l’autonomia che dovrebbe avere”.

Fonte: calciomercato.com

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