Sinner: “Il successo non mi cambia. Gioco a tennis, sono felice”

Con la sua solita grande umiltà che lo contraddistingue, Jannik Sinner ha risposto alle domande e ai tanti meritati complimenti ricevuti dopo l’aritmetica del primo posto nel ranking visto il forfait di Novak Djokovic al Roland Garros. Il serbo, reduce da due maratone con Lorenzo Musetti e Francisco Cerundolo, ha accusato dolori nel match contro l’argentino e proprio in contemporanea alla gara tra Sinner e Grigor Dimitrov ha annunciato il ritiro dal torneo, consegnando come detto il gradino più alto del podio nel ranking a partire dal 10 giugno.

In primis, la vittoria contro Dimitrov“Sono qua per fare un torneo, non per sperare di esserci. Ci siamo preparati per essere competitivi, siamo arrivati con qualche dubbio e non sapevamo i tempi di recupero, ma oggi mi sono sentito bene in campo. Ora ho due giorni liberi che useremo sia per riposo che allenamento, speriamo di essere pronti per la semifinale. Sarà una partita difficile ma non vedo l’ora, sono queste le partite per cui mi alleno. Un grande onore giocare sul centrale con lo stadio pieno“.

Inevitabile la sfilza di domande sul primo posto, come ad esempio che cosa lo rende più orgoglioso e fiero: “Ho sempre accettato le difficoltà che ho avuto. Ho provato a capire cosa potessi migliorare in futuro e credo che questo mi abbia portato sempre sia ad essere una persone e un giocatore migliore. Sono sempre stato fortunato ad avere le persone giusto nel momento giusto. Continuerò a cercare persone oneste perché sono quelle le persone che ti danno un qualcosa in più”

Simpatico siparietto quando viene chiesto a Sinner una frase per il titolo dei giornali di domani:

“Hai già risposto, non è il mio lavoro (ride, ndr). Io gioco a tennis e sono felice”.

Domanda legittima, dato che il destino ha fatto coincidere il break subito con la notizia del numero uno al mondo, quasi come se lo avesse distratto: “Non sapevo nulla in quel momento, l’ho saputo durante l’intervista. Non sapevo nulla durante la gara”.

Primo posto, ma ti senti il più forte di tutti? Sinner replica così: “Non lo so onestamente, sono contento del traguardo, non ci sono dubbi, ho fatto tanti sacrifici e ho sempre continuato a farli per migliorarmi. Ho fatto scelte non semplici, sono tutti piccoli episodi che sentivo dentro. Spero di rimanere il ragazzo che sono, ma non ho dubbi su questo. Il successo non dovrebbe mai cambiarmi di persona perché alla fine è un titolo, un numero, la vita è altro. Sono un ragazzo normale e mi piace fare cose normali con le persone a cui voglio tanto bene. Numero uno lo sono in questo momento e rimanerci, in ogni caso vediamo cosa riesco a fare”

Infine, la domanda sullo sliding doors, magari quei tre match point in Coppa Davis contro Djokovic: “Può essere come no, sono tanti i bei momenti che ho avuto ultimamente dove ho fatto vedere cose positive. Sicuramente quella partita era molto importante per me come per tutta l’Italia, com’era una svolta a Pechino dove ho iniziato a giocare meglio, molto solido oppure a Wimbledon, Toronto, la finale a Torino. Ci sono tante partite, è difficile individuare la partita o il punto preciso. Proverò sempre a fare meglio e sono contento di questo“.

Fonte: ubitennis.com

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