La prova d’appello è per due, che piaccia oppure no, perché domani sera (ore 18.45) contro il Bruges in Champions a giocarsi qualcosa non è soltanto il Milan, costretto a mettersi in tasca i primi tre punti del torneo per non scivolare sempre più in basso, ma anche Rafa Leao, reduce da una partita da spettatore sabato scorso contro l’Udinese e chiamato a una reazione forte. Sul suo utilizzo, superfluo sottolinearlo, deciderà Paulo Fonseca, per nulla tenero nella gestione dei suoi giocatori. Contro i friulani non ha guardato in faccia nessuno, contro il Bruges dovrà forse fare un piccolo passo indietro. Perché conta soprattutto o soltanto vincere e come, o con chi, verrà raggiunta la meta ha, in questo momento, un’importanza relativa. Quindi, almeno questo ci si aspetta, fine del percorso educativo-punitivo e sotto con i migliori. Leao compreso.
Certo è che Rafa, nella sua giornata da spettatore, non è stato nemmeno sfortunato: prima l’ottimo avvio di partita di Okafor, quindi l’espulsione di Reijnders, infine l’infortunio di Abraham. Tutti accadimenti che gli hanno impedito di scendere in campo anche solo per uno spezzone di partita. D’altra parte, se c’è in questo un lato che possa considerarsi positivo, il riposo non potrà che avergli fatto fisicamente bene. Il che, unito a quel tot di rabbia per la recente esclusione dai titolari, potrebbe far supporre un Leao in grande spolvero contro i belgi. Il che, evidentemente, è quello che si aspettano Fonseca e i tifosi rossoneri tutti.

Milan e Leao, dentro o fuori: con il Bruges la prova d’appello
Fonte: sportmediaset