Ascoltare Pecco Bagnaia dopo il traguardo fa capire che gara è stata, quanto è stato complesso guidare sul bagnato, quanta paura ha avuto di non farcela: “E’ stata una gara eternamente lunga, non finiva più. I momenti difficili sono stati i primi due giri, perché Martin spingeva tanto e io non sentivo grip, poi il giro in cui Marquez è caduto. Potevo scivolare anche io e sapevo quanto fosse fondamentale non cadere oggi. Dovevo per forza di cose vincere. La cosa più complicata però è stata la lunghezza della gara, non finiva più”. La ricostruzione più interessante però è sulla vigilia, sulla notte dopo il terzo posto nella Sprint: “Questa mattina non mi trovavo molto bene, in frenata non riuscivo a sfruttare il potenziale della moto. Io e la squadra abbiamo parlato parecchio e il loro intuito è stato quello giusto. In gara mi sono trovato immediatamente meglio”. Non per caso, il primo ringraziamento va al team: “Devo un enorme ringraziamento alla squadra, ha fatto un lavoro pazzesco per questa gara con l’acqua e studiato i dati. Dedico la vittoria a loro, hanno fatto un lavoro fantastico”.
