I tifosi hanno nel mirino soprattutto la società, colpevole di aver rinnovato in estate il contratto a DDR nonostante non avesse la fiducia dell’ad Lina Souloukou, che poi ha spinto per il suo esonero e per scegliere Juric salvo poi dimettersi a breve anche per le minacce ricevute. Ma non mancano le critiche ai giocatori, contestati alle 2 di questa notte in stazione Termini a Roma di ritorno da Firenze: faccia a faccia con Pellegrini (che dopo il match ha detto: “Se il problema sono io, pronto ad andarmene”) e Mancini, rispettivamente capitano e vicecapitano. “La pazienza è finita, svegliatevi” il messaggio recapitato dagli ultrà che giovedì contro il Torino all’Olimpico preparano un’altra contestazione.
Intanto il club riflette su Juric, che sembra avere le ore contate. Oltre alla soluzione De Rossi, che sembra la più semplice (è ancora a libro paga, sarebbe riaccolto a braccia aperte dallo spogliatoio ed è amato dai tifosi), i Friedkin potrebbero anche ragionare su scelte di rottura. La prima, se si decidesse per un traghettatore, porta a Claudio Ranieri, cuore giallorosso. Le altre due, abbastanza clamorose, rilancerebbero le ambizioni ad alti livelli: Massimiliano Allegri, che già in passato era stato cercato dai giallorossi, e addirittura Roberto Mancini, fresco di divorzio dall’Arabia che però ha una forte impronta biancoceleste avendo giocato e allenato la Lazio.