Prove di fuga. Se il Liverpool batte l’Aston Villa ad Anfield nel match delle 21 italiane che chiude il sabato dell’11ª di Premier, può allungare a +5 in classifica approfittando della peggior crisi del Manchester City nell’era Pep Guardiola, sancita dalla sconfitta in rimonta a Brighton.
Mai visto prima. Mai il Manchester City con Pep Guardiola in panchina aveva perso 4 partite di fila. La numero 4 di una serie cominciata in Carabao Cup contro il Tottenham, proseguita col Bournemouth in Premier e poi col disastro di martedì in Champions in casa dello Sporting, arriva a Brighton, dove i gabbiani cancellano nella ripresa il gol di Haaland e si prendono una bella vittoria in rimonta dando un altro schiaffo ai campioni. Guardiola a Lisbona aveva negato che la squadra fosse in un “periodo buio”, come aveva invece sottolineato Bernardo Silva, ma il City continua a sbandare, a non sembrare la squadra di fenomeni diventata una delle migliori del mondo. A Brighton ha giocato un primo tempo dominante, non concedendo nemmeno un tiro in porta agli avversari, sfondando con la rabbia di Haaland al 23’ (gol numero 12 in 11 partite di campionato) e avvicinando più volte il raddoppio. Quello assomigliava al vero City.