Lautaro: “Vivo per il gol, ma non è un’ossessione”

Dall’infanzia difficile, agli obiettivi di oggi. Lautaro Martinez si racconta in modo intimo al Corriere della Sera spiegando anche il perché dei meno gol rispetto alla scorsa stagione. “Il Natale che vivevo io era molto diverso rispetto a quello dei miei figli. I miei genitori lavoravano tutto l’anno per poter regalare qualcosa a me e mio fratello. Abbiamo vissuto periodi difficili, non avevamo i soldi per l’affitto e abitavamo in una casa che ci hanno prestato. Sono cose che ti rimangono dentro e ti legano ai tuoi famigliari. A volte non sapevo dove avrei dormito la sera. Sono cose che mi hanno marcato come uomo e tutto quello che ho passato cerco di trasmetterlo in campo. Fuori dal calcio, cerco sempre di dare una mano e sono felice di andare a trovare i bambini che non stanno bene: capisco quello che vivono, le loro difficoltà”.

Sui social è sempre più nota la mania per l’ordine del capitano dell’Inter, anche grazie alla moglie Agustina, che ha pubblicato spesso video che immortalano Lautaro Martinez a riordinare… cose. “Credo sia una questione di salute mentale. Quando ero piccolo – ha spiegato -, tornavo a casa da scuola con mio fratello più grande e trovavo il pranzo già preparato da mia madre, che era fuori tutto il giorno a lavorare. La casa era un casino e prima di andare all’allenamento mi fermavo per sistemarla: rifacevo i letti, sistemavo la biancheria da lavare e facevo fare i piatti a mio fratello, perché mi dava molto fastidio vederli sporchi”.

Fonte: sky sport

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