Oggi incanta con il Barcellona ed è un punto fermo della nazionale brasiliana, ma qualche anno fa poteva vestire la maglia dell’Italia. Tutto vero e la conferma arriva direttamente dall’attaccante, che ai tempi giocava nel Leeds.
Queste le sue parole rilasciate a un’intervista concessa alla giornalista Isabela Pagliari: “Ero vicino ad accettare la convocazione in Nazionale italiana! Avrei dovuto andare agli Europei vinti nel 2020. Ero praticamente pronto. Per fortuna, visto che il passaporto non è arrivato“. E ancora: “Mi chiamavano quelli della nazionale italiana. Jorginho mi chiamava sempre. Lo staff italiano aveva questo progetto fantastico per me, qualcosa che mi aveva davvero colpito. Ma allo stesso tempo, in fondo, avevo ancora quell’un percento di speranza di poter indossare la maglia del Brasile. E per fortuna, il mio passaporto italiano non è arrivato in tempo!“.
IL CONSIGLIO DI DECO – Un consiglio glielo diede anche il suo ex agente e oggi direttore sportivo del Barcellona, Deco: “L’anno scorso (2020, ndr) c’era la possibilità di giocare con la Nazionale Italiana; c’è stato un forte sondaggio della Federcalcio, e io gli ho dato i miei consigli. Sa quello che penso, bisogna prendere decisioni sensate. Gli ho detto che avrebbe potuto avere occasioni con la nazionale brasiliana, perché ha caratteristiche diverse dagli altri giocatori offensivi”.
ITALIA POSSIBILE, ECCO PERCHE’ – A questo punto, la domanda che sorge spontanea è: per quale motivo Raphinha avrebbe potuto vestire la maglia della nazionale italiana? Dietro a questa possibilità c’è il padre dell’attaccante del Barca, tale Rafael Dias Belloli “Maninho”, che ha passaporto italiano ed è a tutti gli effetti cittadino italiano. Ecco, quindi, il motivo per cui anche il figlio può contare sul doppio passaporto.
PUNTO FERMO DI BARCELLONA E BRASILE – Nonostante il tentativo della FIGC di portare Raphinha in Italia, l’attaccante ex Leeds ha da sempre avuto il desiderio di giocare con la Seleçao e lo si evince dalle sue parole: “In fondo, avevo ancora quell’un percento di speranza di poter indossare la maglia del Brasile. E per fortuna, il mio passaporto italiano non è arrivato in tempo!”. Ad oggi, infatti, il classe 1996 è un punto di riferimento del Brasile, con cui ha all’attivo 11 goal in tutte le competizioni. Ma è con la maglia del Barcellona che Raphinha sta incantando l’Europa: 16 centri in campionato, 12 in Champions, 2 in Supercoppa e uno in Coppa del Re. Il tutto a coronare una stagione da vero fuoriclasse.