Se il Napoli guarda tutti dall’alto, a tre giornate dalla fine del campionato, deve tanto ad Antonio Conte. Non è un caso che il suo nome sia accostato alle panchine di tante nobili del pallone in cerca di rilancio. Un po’ di preoccupazione è lecita. Ma il tecnico, alla vigilia della sfida col Genoa, ha subito spento il fuoco. “Nessuno mi sta facendo questa domanda adesso. Mi chiedono: ‘lo vinciamo?’. E io rispondo che sicuramente ci proveremo, come stiamo facendo. Il resto è noia”.
Anche perché, in questo momento, è logico che tutte le attenzioni siano rivolte alla conquista del quarto titolo. “Dobbiamo cercare di finire il lavoro. Mancano tre partite ancora. Quella frase, ‘amma faticà’, non è conclusa. Quindi continueremo a lavorare in maniera seria come abbiamo fatto finora. Sto riscontrando grande responsabilità e maturità da parte dei tifosi. Loro sognano qualcosa di importante come noi, eppure sento persone che semplicemente dicono ‘grazie’. Significa che ciò che stiamo facendo è apprezzato e la soddisfazione è massima. Non siamo partiti con il favore del pronostico, ma per dare fastidio e non lo dimentichiamo mai. Quando soffriamo durante le partite è una bella sofferenza rispetto a quella dello scorso anno, dov’era reale. Prima erano dieci finali, ora ne sono tre e dobbiamo essere focalizzati solo su questo. C’è pressione, ma esiste uno stress positivo e uno negativo”.
