Solo il 31 maggio potrà venire in soccorso di questa Inter, rimasta incredula, attonita e soprattutto senza voce, anche perché infuriata per il rigore laziale del 2-2 con richiamo al Var. Il silenzio di tutti i tesserati nerazzurri, rumorosissimo alla fine, nasce anche dalla rabbia per la valutazione sul braccio di Bisseck dopo la giocata di Castellanos. Oltre l’episodio, però, resta il rimpianto: di tutti i modi per buttare alle ortiche uno scudetto, quello scelto ieri sera dai nerazzurri di Simone Inzaghi è il più autolesionista, crudele e incredibile insieme. Da Parma era arrivato esattamente il risultato agognato dal tecnico, regalo impensabile appena dieci giorni fa. Il destino era tornato miracolosamente solo e soltanto nelle mani della sua banda, che pure due gol li aveva segnati, mettendo la testolina di nuovo davanti al Napoli. Nella stessa maniera, però, due reti le ha gentilmente concesse alla Lazio, in cima a un secondo tempo tanto grigio da diventare ingiustificabile. Il secondo di quei gol presi, però, è andato letteralmente di traverso a dirigenti e staff tecnico nerazzurro che, seppur con un silenzio stampa totale, mai visto negli ultimi anni, contestano apertamente l’operato di Chiffi.

Inter in silenzio stampa per protesta contro arbitro e Var. Il caso Guida
Fonte: gazzetta.it