Dopo la notte di festa per il quarto scudetto del Napoli, Aurelio De Laurentiis ha rilasciato una lunga intervista a Radio Crc sottolineando il peso dell’impresa azzurra e toccando diversi argomenti tra cui anche il futuro di Antonio Conte. “Da qui in poi dobbiamo continuare a cavalcare quest’onda di una Napoli vincente come idea: dobbiamo riprenderci il ruolo che nel mondo ci spetta, come città e filosofia – ha dichiarato il presidente del Napoli -. Ieri siamo arrivati ad oltre 52 schermi che hanno dato l’opportunità a tutti di assistere a questa meravigliosa consacrazione e di farlo senza incidenti. È una vittoria anche per il calcio italiano”.
“Conte? State sereni, è un grandissimo allenatore e un uomo straordinario, che mi meraviglia sempre di più. Questa mattina andrà probabilmente a fare una preghiera per il piccolo Daniele e questo mi ha riempito di gioia. Non mettiamo carne a cuocere: ha un contratto di tre anni. Martedì andremo dal Papa, non ho voluto dirlo prima ai ragazzi”.
Poi qualche considerazione sulla prossima partecipazione del Napoli alla Champions. “Non posso promettere nulla. Il Napoli c’è, è forte e crescerà sempre di più. Abbiamo due problemi importanti ora, però, ovvero il centro sportivo e lo stadio: due tasselli che porteranno via fatica, denaro e investimenti – ha spiegato -. Per il centro sportivo dobbiamo assolutamente iniziare i lavori a settembre, perché dobbiamo lasciare Castel Volturno: Coppola è stato fin troppo gentile. Non è facile individuare il territorio”.
“Io sazio? Per 40 anni con 400 film non ha mai avuto un insuccesso, ho sempre vinto e stravinto: uscivamo a Natale con tanti film in concorrenza, arrivavamo sempre tra i primi tre – ha proseguito De Laurentiis -. Io sono sempre affamato: non si deve creare la noia della continuità, ma la primizia e l’incoscienza dell’imprevisto”.
Quanto invece alla questione stadio e alle difficoltà economiche del sistema calcio, il patron azzurro ha le idee chiarissime. “Allo Stadio Maradona c’è un problema fondamentale: se vogliamo competere con le squadre più importanti del mondo non possiamo avere una distanza così colossale dal campo di calcio – ha precisato -. A Napoli abbiamo la fortuna di avere un pubblico che vale il dodicesimo, tredicesimo e quattordicesimo uomo in campo: se fosse vicino al campo sarebbe anche il ventesimo. Io sto studiando i costi per la riattivazione del terzo anello e per prevedere 45 salottini”. “Mi trovo spesso a discutere con bravissimi direttore generali e amministratori delegati, ma che non sono i proprietari. Se ci fossero tutti proprietari intorno al tavolo, le cose cambierebbero immediatamente – ha aggiunto -. Se è indebitato addirittura il calcio inglese, che è il più ricco del mondo, vuol dire che c’è qualcosa che non funziona. Bisognerebbe far sedere Ceferin, Infantino e Gravina, individuare cosa non funziona e cambiarlo”.
Infine una battuta sulla festa di lunedì. “Bus scoperto? Era stata una richiesta già nel terzo scudetto, è quanto appassiona di più i napoletani – ha concluso De Laurentiis -. Gioiamo e divertiamoci sempre in totale sicurezza, perché la salute è il bene più prezioso che ognuno di noi ha”.

De Laurentiis: “Per Conte state sereni. E martedì andiamo dal Papa”
Fonte: sport mediaset