Un quarto posto dolce-amaro che da una parte tiene la Juve nella ricca Europa dei big, ma dall’altra costringe anche a riflessioni profonde sulla qualità della rosa e sulla direzione tecnica da imboccare. Archiviata la parentesi Thiago Motta, alla Continassa ci sono decisioni importanti da prendere. Non solo sull’allenatore, ma anche sul mercato e su chi vale davvero la maglia bianconera sotto l’aspetto tecnico, caratteriale e motivazionale.
Alla fine di una stagione travagliata, in casa Juve l’ultimo posto disponibile per la Champions può essere interpretato certamente come un traguardo raggiunto, ma anche come un avvertimento. Un messaggio forte e chiaro soprattutto su quello che non ha funzionato e sugli aspetti che vanno rivisti per provare a invertire la rotta la prossima stagione.