Fresco della vittoria della Champions ottenuta sabato scorso a Monaco contro l’Inter, Gigio Donnarumma ha parlato in conferenza stampa dell’emergenza difensiva a 48 ore dalla gara di Oslo contro la Norvegia. “Non c’è preoccupazione – ha iniziato -, ma c’è la giusta tensione per una partita importante e dobbiamo dare tutto per portarla a casa perché c’è il Mondiale in ballo. Tutti qui sanno l’importanza di questa gara, non c’è bisogno di dirlo. C’è un po’ di emergenza, ma troveremo la quadra per vincere. Dobbiamo andare al Mondiale tutti insieme e abbiamo bisogno dell’affetto e del loro tifo degli italiani. La squadra è giovane: bisogna aver fiducia in noi”. Impossibile non chiedergli del caso Acerbi. Da capitano Donnarumma ha ammesso: “Ci avrebbe fatto comodo avere Ace qui con noi, ma lui è responsabile delle sue azioni. Chi viene qua deve dare tutto: è un orgoglio far parte della nazionale e del mondo Italia. Da quando sei bambino, la cosa più importante che sogni è indossare la maglia azzurra”.
Il portiere ex Milan ha poi spostato il “mirino” su Haaland, “uno dei più forti al mondo. E’ incredibile e dovremo dare tutto per riuscire a contrastarlo. Io preparo tutte le partite come al solito e contro attaccati così c’è ancora più tensione. Lo studierò un pochino nei movimenti e nelle azioni. I problemi avuti dalla Nazionale sui calci piazzati da un po’ di tempo a questa parte? Abbiamo cambiato qualcosa a Dortmund (a marzo, ndr), ma non è andata bene. Dobbiamo stare tranquilli perché altrimenti ogni angolo e ogni punizione si trasforma a livello psicologico in un pericolo. come un pericolo. Ci lavoreremo anche in questi giorni perché la Norvegia è una squadra forte e cerca di sfruttare le palle dentro l’area. Cercheremo il modo di contrastare queste situazioni con il mister”. La fiducia però a Gigio non manca: “E’ necessario che l’ambiente trovi un po’ di equilibrio e mi riferisco anche ai media perché quando si perde una partita, con quella d’andata contro la Germania, ho letto e sentito un po’ di cose che non mi sono piaciute. Di fronte c’era una grande squadra e, anche se al ritorno abbiamo iniziato male, nella ripresa ci siamo dimostrati una grande formazione. Giovane e che lotta sempre, che dà sempre il massimo e che può crescere tanto. Siamo già a un livello alto e dunque c’è da sostenere quest’Italia perché ha giovani forti e un futuro eccezionale grazie a un allenatore fortissimo. Ci servirà il supporto degli italiani per far bene”.
Il suo agente stamani era nella sede dell’Inter, ma Donnarumma, in scadenza di contratto con il Psg nel 2026, è stato chiaro sulla sua volontà: “Non sapevo che il mio agente fosse nella sede dell’Inter. Io sto bene a Parigi e sarà la società a decidere sul mio rinnovo o no. Io sono pronto a tutto, però la prima opzione è restare a Parigi: ho trovato equilibrio, la squadra e i tifosi mi vogliono bene e spero di fare tanti anni lì. Ora mi godo il momento e magari un giorno potrò tornare in Italia. Il periodo più bello della mia carriera? E’ quello che sto vivendo adesso. Ci sono stati momenti difficili, anche quando tornavo qui a Coverciano (dopo aver lasciato il Milan, ndr) e c’erano difficoltà morali perché non ero accolto come meritavo. Ora sono contento di aver ritrovato fiducia, equilibrio e la giusta mentalità. Barthez ha detto che sono anche più magro? Le partite così importanti… asciugano. Scherzi a parte, sono un professionista su tutti gli aspetti e ho sempre dato importanza al mio corpo e agli allenamenti. Il suo era un complimento? Meno male, pensavo fosse una critica… In questi anni sono cresciuto su tutto anche a livello mentale e di motivazione. Gestisco meglio le partite. Dopo Monaco agli interisti non ho detto niente qui a Coverciano. Li ho abbracciati al termine della finale. Ho fatto fatica a godermi quel trionfo in Champions perché avevo come avversari dei fratelli con cui ho condiviso tanto e lottato molto”.