“I campioni sanno che devono rimboccarsi le maniche e a volte devono mangiare un po’ di m…, non solo pestarla”. Cristian Chivu non usa giri di parole. Non l’ha fatto nella sua prima conferenza da allenatore dell’Inter e continua a non farlo adesso alla vigilia della sfida contro il River Plate, l’ultima della fase a gironi del Mondiale per Club 2025. Il neo tecnico nerazzurro sa che adesso – più di ogni altra volta – conta l’aspetto mentale più che quello fisico e tecnico. L’Inter è un malato in convalescenza, che ha bisogno di medicine (risultati e parole “dolci” di Chivu) per tirarsi fuori da un periodo tra i più complicati da superare negli ultimi anni.
“E a volte bisogna guardarsi allo specchio e accettare anche di masticarla. Le risposte che sto avendo mi danno tanto”, ha poi proseguito Chivu, tornando sulla metafora usata inizialmente. L’allenatore ex Parma ha poi parlato ancora una volta della finale persa dall’Inter a Monaco di Baviera, ormai quasi un mese fa, contro il PSG: “I ragazzi hanno ascoltato i miei consigli di non leggere i giornali né i commenti. È passato un mese da Monaco, ma tutti i giorni vedo e leggo le stesse cose. Se andiamo a ridirlo tutti i giorni è difficile superare questo momento, per cui credo abbiano ascoltato il mio consiglio”.