Le istituzioni condannano le violenze psicologiche denunciate a Repubblica dalle ex ginnaste della Nazionale di ritmica. “Non ci sono medaglie che giustificano comportamenti simili. Tutti i casi saranno esaminati”, affermano il presidente del Coni, Giovanni Malagó, il presidente della Federginnastica, Gherardo Tecchi, e il nuovo ministro dello Sport, Andrea Abodi. Che questa mattina ha ospitato i due dirigenti in un incontro per fare chiarezza sulla vicende raccontate dalle ex ginnaste azzurre Anna Basta, Nina Corradini e Giulia Galtarossa.
“Non servono cento casi, mi basta che ci sia anche un caso che non vada bene per agire e migliorare la situazione”, esordisce Abodi. Segue Gherardo Tecchi, numero uno della Federginnastica: “Quello che sta succedendo mi ha lasciato esterrefatto: il fattore umano degli atleti va protetto. Voglio che il nostro ambiente sia lindo e trasparente. Credo in quello che hanno detto le ragazze e voglio correggere quelle cose che hanno raccontato”.
Tecchi continua: “Sono tranquillissimo dal punto di vista tecnico, abbiamo uno staff di primo ordine in Nazionale, dal punto di vista gestionale non è facile. Dobbiamo fare attenzione, il nostro è uno sport con tanti giovani. Ora gli organi competenti valuteranno tutto. Noi abbiamo due strutture: il Safeguarding Office e la procura federale. Le ragazze sono state convocate per il prossimo giovedì e io non saprò nulla fino alla fine”.
Il presidente di Federginnastica conferma di aver parlato con Emanuela Maccarani, direttrice tecnica delle Farfalle: “Ho sentito Emanuela, è il punto di riferimento della Nazionale. Ha la massima fiducia di tutto il consiglio federale per uno scambio di idee. Dire che sia molto rammaricata ma è riduttivo, non si aspettava questa cosa. Però è consapevole che qualcosa c’è da cambiare. Se ci sono questi segnalo vanno interpretati. Gli atleti vanno ascoltati per migliorare il sistema”.
Sulla posizione di Maccarani si è espresso anche Malagó: “Parliamo di un movimento che vanta centinaia di migliaia di atleti, con la ritmica che rappresenta il fiore all’occhiello – spiega -. È giusto fare chiarezza e verificare tutto subito, ma sento di dire che il movimento è sano, serio e rispettoso delle regole: se poi ci sono stati dei singoli casi su atleti non mi sento di dare giudizi, anche perché per il momento sono discorsi generici che lamentano casi critici”.

Abodi sul caso ginnastica: “Le medaglie non coprono azioni sbagliate”
Fonte: repubblica.it