“Fortunatamente sono state escluse lesioni muscolari, non sono in pericolo le Olimpiadi”. Il responso arriva a metà pomeriggio, con un post sui social personali, dopo gli accertamenti diagnostici ai quali Gianmarco Tamberi si è sottoposto all’indomani dello stop in Ungheria: “Non mi vergogno a dirlo, ho pianto 3 volte nelle ultime 24 ore… probabilmente per la tensione, probabilmente per la paura e forse anche perché in parte tutto questo l’ho già vissuto. Mi viene da piangere anche ora mentre scrivo, mi distrugge l’idea di poter compromettere il mio percorso verso quello per cui ho lavorato così tanto. Fortunatamente sono state escluse lesioni muscolari, ma la risonanza evidenzia un’importante zona edematosa del bicipite femorale probabilmente dovuta ad una piccola lesione miofasciale (la membrana che ricopre il muscolo). I tempi di recupero dovrebbero essere in teoria piuttosto rapidi ma sicuramente dovrò sottopormi ad una settimana di terapie intensive e allenamenti differenziati. Non sono in pericolo le Olimpiadi come tempi ma tutte le gare di avvicinamento che mi avrebbero aiutato a raggiungere il miglior stato di forma quel giorno, sì”.
