Sofia Goggia vince la Coppa di discesa: “Che felicità”

Un urlo al traguardo che racchiude tutti gli alti e bassi di una stagione incredibile. Sofia Goggia nello sci ha vinto per la terza volta in carriera la coppa del mondo di discesa libera: ne è stata certa ancora prima di scendere nella gara finale di Courchevel, perché la sua rivale diretta, la svizzera Corinne Suter partita col numero 3, staccata di 75 punti dall’azzurra, aveva deluso e non era più in grado di raggiungerla. La 29enne bergamasca, al cancelletto di partenza col numero 5, ha deciso comunque di non risparmiarsi, toccando una velocità molto alta nella parte alta del percorso (105 kmh), tenendo il ritmo delle migliori fino al terzo intermedio, per poi cedere nella parte finale ricca di curvoni che le ha comunque garantito di chiudere in bellezza un anno bellissimo e complicato. Con sei vittorie stagionali: le due discese di Lake Louise, il superG sempre in Canada, la discesa e il superG di Val d’Isére, la discesa di Cortina, anticamera dell’infortunio che sembrava poterle togliere tutto. Ma la storia è nota: il recupero dalla microfrattura alla testa del perone e la lesione parziale crociato del ginocchio sinistro le ha permesso non solo di essere presente alle Olimpiadi Pechino, ma anche di conquistare la medaglia d’argento in discesa alle spalle proprio della Suter che non è riuscita a soffiarle la coppa di libera. Per Goggia si tratta del terzo globo di cristallo nella velocità, dopo i trofei del 2018 e del 2021. A Courchevel si è piazzata dodicesima nella gara in cui tutto sembrava pronto per una vittoria a pari merito tra l’austriaca Christine Scheyer e la svizzera Joana Haehlen. Ma non la pensava così l’americana Mikaela Shiffrin, che è piombata al traguardo al primo posto. Abbracciando poi il fidanzato Aleksander Aamodt Kilde, che aveva appena vinto la coppa di discesa.

“Una stagione straordinaria? È vero fino a gennaio, perché ho vinto la coppa con più di cento punti di vantaggio nonostante due discese in meno, una in cui sono caduta e una a cui non ho partecipato” commenta alla fine Sofia Goggia. “Alla vigilia ho sentito molta pressione, Corinne (Suter) aveva fatto una prova magistrale e io invece ero sbalengata. Colpa un po’ del vento un po’ del mio stato emotivo, avevo saltato due porte, sbagliato dei passaggi. Il peggio che potevo fare. In serata invece sono riuscita a ricentrarmi e il giorno dopo a fare la mia gara. Sono contenta così, è il secondo globo in due anni e il terzo in totale. Ma dopo Cortina (l’infortunio, ndr) è stata tutta una sofferenza, nel mio piccolo di sportiva. È stato difficile riuscire a gestire tutto, a tornare sugli sci senza una riabilitazione adatta, dover comunque sciare con meno chilometri delle altre. Ero distrutta, ma alla fine la pressione è il succo dello sport, c’è chi riesce a reggerla e chi invece si fa schiacciare. Oggi sono riuscita a reggerla, indipendentemente dalla mia posizione in classifica. Quando ho visto che ero davanti a Corinne mi sono detta: “basta, ho fatto il mio””.

Fonte: repubblica.it

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