Il tonfo dei Lakers è di quelli che fanno rumore. Rovinoso. Gara 5 li scopre impreparati. Nudi, persino. Senza lo straccio di un lungo di ruolo vengono spazzati via a rimbalzo 37-54, Minny ne tira giù addirittura 18 in attacco. Gobert registra il suo massimo in carriera di punti ai playoff, 27 e ci mette 24 rimbalzi di contorno. Julius Randle si dimostra valore aggiunto rispetto a Towns, inarrestabile con 23 punti, marcato da Doncic perché i Lakers non hanno nessuno abbastanza grosso da mettergli contro. Le responsabilità di Rob Pelinka, il General Manager, sono gigantesche come la batosta subita dai californiani. Minny non gioca neppure particolarmente bene, tira 7/47 da 3 punti, ma è meglio allenata da Coach Finch che ha l’esperienza che JJ Redick da esordiente non può esibire, e un organico più equilibrato. Doncic e James vanno a sprazzi, entrambi acciaccati dopo aver sbattuto contro la difesa fisica di Donte DiVincenzo. E Austin Reaves incappa nella peggior partita della sua stagione proprio quando contava di più. Questi Lakers non avevano proprio scampo, così. I Wolves sono in salute, mina vagante dei playoff. Poco raziocinio, però grandi atleti, con enorme fisicità. Contro i Lakers è bastato.

Playoff Nba, figuraccia Lakers: eliminati da Minnesota. Houston va 2-3 con Golden State
Fonte: gazzetta.it