Virtus Bologna: la notte di Valencia vale una stagione

Per gli addetti ai lavori la partita di oggi tra Valencia e la Virtus (ore 20.30) è la vera finale di EuroCup e non una delle due finali. Il passato dei due club, il loro attuale seguito e gli investimenti fatti dalle due proprietà valgono dell’Eurolega, ma solo la vincente di stasera potrà giocarsi tra sette giorni l’unico posto messo a disposizione dal campo per la partecipazione al massimo campionato continentale. “Si tratta di una sfida affascinante ma molto difficile – spiega Sergio Scariolo in una nota del club –. Valencia è un club con grande tradizione: negli ultimi 10 anni hanno vinto l’EuroCup o sono arrivati in finale o hanno partecipato all’Eurolega con ottimi risultati. Hanno un numero molto alto di giocatori di livello, con grande esperienza e sappiamo che potranno contare sull’appoggio del pubblico di casa che è molto caloroso. Da parte nostra ci siamo preparati molto seriamente: nelle due gare perse contro di loro non siamo stati tanto lontani. Vogliamo competere e una volta che assicureremo un alto livello di competitività ci sarà un momento della partita in cui avremo le nostre opportunità e dovremo essere bravi a coglierle senza lasciarcele scappare”.

Con la squadra è partito anche Alessandro Pajola, tenuto precauzionalmente a riposo venerdì sera a Treviso. In questi playoff di EuroCup questo è il primo turno che la Segafredo gioca in trasferta, ma per la squadra bianconera la differenza dovrebbe essere minima.

Il contributo dei tifosi nelle prime due gare è stato sicuramente importante, ma una formazione che ha come obiettivo quello di conquistare il trofeo tutto quello che non arriva dall’esterno deve essere trovato al suo interno. Su questo piano la V nera ha trovato una completezza non indifferente potendo schierare sia quintetti molto “burberi” in difesa sia quintetti in cui prevale il talento offensivo.

Nei due precedenti confronti Valencia ha sempre avuto la meglio speculando su quelle che erano le debolezze caratteriali dei virtussini, lacune che sono scomparsi con l’arrivo di Daniel Hackett e Toko Shengelia.

Anche sotto le plance gli spagnoli si sono dimostrati superiori, ma anche in questo caso bisogna dire che il nuovo assetto della formazione allenata da Scariolo ha trovato in Mam Jaiteh un protagonista indiscusso nell’area colorata e pure Jakarr Sampson ha mostrato un volto nuovo e un migliore impatto sulla gara.

Non ci sarà Amar Alibegovic, rimasto a Bologna per un infortunio alla caviglia destra, in una partita dove il duello tra i lunghi dovrebbe essere determinante. La vera incognita per la panchina bolognese è la vera autonomia di Alessandro Pajola dopo le ammaccature rimediate la settimana scorsa contro Ulm nel quarto di finale. Senza di lui la Segafredo perde sicuramente qualcosa quando si parla di regia e di difesa.

Fonte: ilrestodelcarlino

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