A casa (oddio, definirla così appare riduttivo) Ronaldo lavorerà un gruppo di persone sufficiente a comporre una squadra degli anni Ottanta: sedici giocatori, undici titolari e cinque riserve. Ecco la formazione: tre autisti, quattro governanti, due cuochi, tre giardinieri e quattro addetti alla sicurezza. E non pensate che il portoghese debba preoccuparsi di versare loro stipendio e contributi: è tutto a spese del club. I bonus sportivi sono significativi: 93.000 euro per ogni gol, 46.000 per ogni assist (con il 20% di aumento nella seconda stagione, se effettivamente Ronaldo onorerà l’impegno fino al 2027), 10 milioni in caso di vittoria del campionato, saranno 5 se riuscirà a conquistare la Scarpa d’oro e 8 se l’Al Nassr dovesse trionfare nella Champions asiatica. Da una serie di sponsorizzazioni con aziende arabe, infine, arriveranno nelle casse del portoghese altri 70 milioni. E quando il giocatore avrà bisogno di organizzare uno spostamento-lampo, potrà utilizzare un jet privato: fino a un tetto di 5 milioni, la spesa finirà sul conto dell’Al Nassr. Che, in piccola parte, riguarda pure CR7: il portoghese ha acquistato il 15% delle azioni del club. Quando non giocherà più, chissà se darà qualche indicazione sulle trattative per le nuove stelle dell’Al Nassr. Magari cercherà di risparmiare qualcosa sul loro stipendio.

Aerei pagati, cuochi, staff e 93 mila euro a gol: dentro al super contratto di Ronaldo in Arabia
Fonte: Gazzetta.it