Amadeus a Sportiva: “Attenta Inter, per lo scudetto c’è anche la Juve”

Amadeus – fresco del successo al Festival di Sanremo come direttore artistico e conduttore nonché grande tifoso dell’Inter – è intervenuto oggi a Radio Sportiva:

Sul riposo dopo il Festival: “Il riposo è relativo. Sono tornato a Roma già ieri sera per la diretta dei Soliti Ignoti. Il riposo non c’è. Però di sicuro l’impegno di Sanremo è talmente grande che una volta finito un po’ la mente si riposa. Siamo felicissimi e ringraziamo veramente tutto il pubblico per l’affetto che hanno avuto per questo Festival e per la musica”.

Meglio vincere lo scudetto con l’Inter o avere questi ascolti al Festival? “Devo dire che Sanremo non capita sempre. Vada per Sanremo, lo scudetto lo abbiamo vinto l’anno scorso. Poi se si rivince anche quest’anno meglio – dice Amadeus a Radio Sportiva – Mi hanno chiesto se fossi più felice per il sabato sera o più triste per la sconfitta nel derby. Ho risposto che la felicità degli ascolti e della gioia del sabato sera a Sanremo era enorme. Mi dispiace per il derby ma in quel momento la gioia per Sanremo veniva un po’ prima”.

Sullo scherzo di Sangiovanni che gli ha fatto indossare a sorpresa una sciarpa milanista sul palco dell’Ariston: “Io non nascondo mai, anzi vado fiero della mia fede nerazzurra. Io prendo in giro tutti quelli che non sono interisti. Poi chiaro quando le cose vanno male loro si rifanno”.

Sul ritorno di Mourinho stasera a San Siro in Inter-Roma: come il ritorno di Gianni Morandi al Festival? “Noi interisti saremo sempre legati a Josè Mourinho. Abbiamo passato anni indimenticabili, lui ha scritto la storia. C’è un affetto reciproco immenso – dice Amadeus a Sportiva – Sarà una grande emozione nel vederlo entrare al Meazza. Poi quando inizierà la gara, lui sarà l’allenatore della Roma. E noi faremo di tutto per non renderlo felice alla fine della partita”.

Il figlio di Amadeus si chiama Josè: “Mio figlio l’ho chiamato Josè, quando l’ho conosciuto. Io seguivo già Mourinho al Porto, l’ho sempre considerato un grande allenatore, un grande personaggio. Mi ha sempre affascinato e interessato. Ero e rimango un suo fan. Mia moglie era incinta nel 2009, l’anno in cui lui aveva firmato per l’Inter. Ancora non avevamo vinto il triplete ma io sulla fiducia decisi di chiamare mio figlio Josè”.

Una canzone per il momento dell’Inter dopo la sconfitta nel derby? “Dobbiamo ripartire con grinta. E’ successo, può capitare. Non diamo la colpa a nessuno. Giocavamo contro un Milan forte. Non abbiamo approfittato del vantaggio, questo è un problema che ogni tanto mi accorgo che abbiamo. Quello di non riuscire a chiudere le partite subito, quando giochiamo in 50, 60 e a volte anche 70 minuti col dominio del gioco ma non riusciamo a chiudere la partita e restiamo un po’ sempre in sospeso sino alla fine. Questa è una cosa credo su cui Inzaghi sta lavorando. La canzone? Vorrei usare una canzone di Sanremo che è “Insuperabile” di Rkomi – dice Amadeus a Sportiva – Vorrei che noi fossimo insuperabili sia in classifica sia nel gioco e ripartire con la stessa energia musicale per poter andare avanti al meglio in campionato e tentare di portare a casa un altro scudetto”.

Chi teme di più nella lotta scudetto? “Milan e Napoli certamente. La Juventus l’avrei esclusa prima dell’arrivo di Vlahovic. Adesso non solo perché c’è Vlahovic ma anche da un punto di vista psicologico per il mercato la vedo con una maggiore consapevolezza di forza. La Juventus rientra a pieno diritto nella lotta scudetto – dice Amadeus a Radio Sportiva – Credo che le squadre siano queste. Inter, Milan, Napoli e Juventus. Si deciderà tutto secondo me nel prossimo mese. Ora è il momento di tener botta. Ora l’Inter non deve permettere a nessuno di superarla. Se li tiene dietro, a fine marzo ci sarà il rush finale. Noi a quella data dobbiamo arrivare da primi in classifica”.

Meglio Mahmood e Blaco o la coppia Lautaro-Dzeko? “Devo dire che Mahmood e Blanco sono fortissimi, loro hanno fatto centro. Da Lautaro e Dzeko mi aspetto qualcosa in più”.

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