Braida a Sportiva: “Oggi il Milan non è una grande squadra…”

Ariedo Braida, storico dirigente del nostro calcio, ha parlato in esclusiva a Radio Sportiva dei temi del nostro calcio, ripartendo dal modo di fare mercato e passando poi a parlare del Milan, che ha amministrato per tanti anni, del Monza e del big match fra Inter e Juventus in programma nel prossimo weekend. Non è mancata anche una menzione per Roberto De Zerbi, che conosce bene. Le parole di Braida

Su Sinner comparato al nostro calcio: “La sua impresa ha scaldato tutta Italia, invece nel calcio abbiamo perso la leadership che abbiamo avuto negli anni scorsi. Dobbiamo sviluppare di più la nostra fantasia per trovare le soluzioni giuste. Manca la competenza, è quello che davvero non abbiamo in Italia. Si guardano troppi video pensando di conoscere i calciatori in cinque minuti, invece bisogna vederli dal vivo: io li ho sempre visti di persona e bisogna avere bravura e capacità nello sceglierli. Fortunatamente non è sempre così, i dirigenti bravi sono dove le cose vanno bene, alla fine sono i risultati che determinano”.

Sul Milan: “Io penso che bisogna guardare le cose da dentro. Se si lavora per il Milan bisogna conoscerne la storia e il livello: ora ci sono giocatori che non sono all’altezza del club, ma non solo lì. In passato c’erano poche squadre che lottavano per vincere lo scudetto, i giocatori a volte hanno la capacità di dimostrare che si sbaglia: molte volte si fanno errori, ma il problema è che quando si prende un giocatore è bravo sarà solo il tempo a dire se lo è davvero. Al Milan in questo momento ci sono alti e bassi, non è una grande squadra e lo dico onestamente. È un club di media classifica, che non ha superato nemmeno il girone di Champions: in questo momento non è di alto livello. Io sono innamorato dei rossoneri, mi piacerebbe vederli competitivi, che girano l’Europa e lottano per lo scudetto, invece è solo una buona squadra in cui manca qualcosa e ci sono criticità dietro, in mezzo e davanti in tutti i reparti”.

Su De Zerbi: “Lo avevo nelle giovanili del Milan, ogni tanto ci telefoniamo. È un allenatore emergente che fa un calcio che piace, dove si costruisce tutto per vincere e fare gol: ciò che propone fa appassionare, cosa che tante volte non succede. È importante trasmettere ai tifosi la bellezza, anche con soluzioni nuove e interpreti bravi. Lo vedo come un allenatore dal futuro importante”.

Sul Monza: “Ieri sera eravamo a un revival di glorie, vedo bene il club con un allenatore come Palladino, Colpani è un giovane di grande prospettiva, in generale sta facendo bene ed è una squadra che sta cercando la salvezza prima possibile. Contro il Sassuolo ha giocato una buona partita, fa un buon calcio e spero che possa mantenere la categoria, è una squadra che mi piace”.

Su Inter-Juve: “I nervi sono importanti, sarà una partita che dirà qualcosa. Chi vince per me avrà una forza mentale cruciale per vincere il campionato, mentre chi perde difficilmente potrà riprendersi. Ma nel calcio è sempre difficile fare pronostici: mi aspetto una partita determinante. Chi vince si prenderà lo scudetto”.

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