Dall’amichevole sotto le Alpi alla partita in Sardegna che vale tre punti. Un mese fa, in Valle D’Aosta, vinsero i lariani. Domani però alla Domus il Cagliari-Como bis vale tre punti. Ed è già scontro salvezza. “Quella partita era tanto tempo, nel frattempo sia il Cagliari sia il Como hanno sviluppato tanto lavoro e sono diventate necessariamente qualcosa di differente – dice l’allenatore rossoblu nella conferenza stampa della vigilia – E ora vediamo in campo che cosa succede. È importante la crescita, la metto anche davanti al risultato. Non esistono per il Cagliari, ma questo vale anche per il Como, partite facili: la complessità di una gara è legata a tanti fattori”. Partita tatticamente complessa: “Il Como ha principi di gioco chiari, ma molto flessibili e collaudati da almeno un anno – spiega – sarà molto importante la capacita’ di affrontare questa situazione in maniera molto fluida come modo di giocare. Qualcosa si è già vista con la Roma, ma penso che le caratteristiche dei nostri avversari ci dovranno obbligare a cambiare anche durante il corso della gara”. A che punto è il Cagliari? “Ci vogliono dieci partite ufficiali per capire tutti i parametri da misurare ma per noi sono importanti la crescita individuale e di squadra – chiarisce il mister – I punti sono la conseguenza di quello che riusciamo a fare in campo, ma per costruire un’identità comunque c’è bisogno di un congruo numero di gare. Poi arriverà anche il momento di focalizzarci sul risultato”. Per quanto riguarda i singoli confermato il forfait di Zortea, in dubbio anche Makoumbou per “smaltire dei carichi di lavoro”, precisa Nicola. Cagliari disturbato dal mercato? “L’ho già detto, vorrei che i tempi si accorciassero, ma questo è il sistema – replica – Devo dire che il Cagliari non è tanto disturbato da questa situazione.
