Sorride solo l’Empoli, che trova al Ferraris un punticino utile soprattutto per il morale, dopo il rocambolesco passo falso casalingo con il Sassuolo. Per il Genoa il pari è amaro, perché dopo il vantaggio di Malinovskyi nel primo tempo non ha saputo trovare le energie per chiudere la partita, abbassando il baricentro nella ripresa e favorendo così il riscatto dei toscani, firmato da Cancellieri – primo gol stagionale – in un’azione avviata da Grassi e proseguita da Kovalenko. Sostituzioni dunque decisive per Andreazzoli, che non ha risolto certo i problemi, ma ha adesso buoni motivi per riaccendere la speranza, visto che per la prima volta i suoi sono riusciti a recuperare un risultato da una posizione di svantaggio. A Gilardino non è bastato il ritorno di Retegui lontano dalla migliore condizione dopo il lungo stop, in coppia con Messias. La strada è lunga, e l’uno a uno di oggi amplifica semmai le preoccupazioni in vista di un finale di girone d’andata tutt’altro che semplice.
Un primo tempo che ha stentato ad accendersi, anche se la squadra di Gilardino si è dimostrata in verità subito efficace sfruttando bene la spinta sulle corsie esterne di centrocampo con Sabelli e Vasquez – in posizione più avanzata -, che hanno frenato il gioco in impostazione dell’Empoli. Dopo 55 secondi Sabelli ha calciato alto da buona posizione, sfruttando anche il lavoro di Messias e le giocate di Malinovskyi, bravo ad aprire gli spazi. Gli uomini di Andreazzoli sono stati così costretti sino a metà del primo tempo a limitarsi al controllo di un avversario che faceva possesso palla, ma non riusciva a concretizzare. Né è servito il ritorno di Retegui, con l’italo-argentino un po’ frenato dal lungo stop. I toscani hanno provato a sfruttare un paio di buone iniziative di Maldini a sinistra, ma senza fortuna. Caputo è riuscito a scappare alla guardia di Vogliacco, senza però chiudere l’azione. Lì si sono improvvisamente accesi i padroni di casa, prima con l’incrocio dei pali di Messias (girata di sinistro), complice il rinvio di Ismajli (32’), prima del vantaggio rossoblù, con l’assist di Badelj a Malinovskyi – al secondo centro di fila – che da fuori area con il suo sinistro ha trovato il diagonale vincente, tagliando l’area e sorprendendo Berisha.
La dote di un gol si è rivelata importante per il Genoa, ma non sufficiente a mettere in cassaforte la vittoria, perché la mossa di provare a gestire l’uno a zero dopo l’intervallo si è rivelata infruttuosa. Andreazzoli ha cambiato le carte, inserendo prima un ispirato Kovalenko al posto di uno spento Fazzini, alzando il ritmo, finché l’ingresso di Grassi e Cancellieri ha portato al gol del pari firmato dall’attaccante. Gilardino s’è affidato a Fini e Puscas per accendere l’attacco, ma il lungo assedio finale dei padroni di casa non ha dato esito.