“L’ordine del giorno era ricco, abbiamo discusso le politiche federali, c’è una discussione frutto di discussioni tra Lega, Figc e altre componenti. L’assemblea ha apprezzato il lavoro svolto finora, ma ritiene che possano essere fatti passi in avanti per riconoscere l’importanza della Serie A nel sistema federale. È stato approvato il bilancio e sono stati discussi altri temi, come i calendari appesantiti. L’assemblea è durata un po’ di più perché abbiamo dovuto riunirci d’urgenza per rinviare Bologna-Milan. Siamo rimasti sorpresi dall’ordinanza del sindaco, per due motivi. Generalmente queste decisioni sono prese dal prefetto, che provenisse dal sindaco ci ha sorpresi. Soprattutto, si è aperto un dialogo perché, se avete letto l’ordinanza, il presupposto è la presenza di 35 mila persone allo stadio. Si è tentato di interloquire col sindaco per poter giocare a porte chiuse, ma dal comune non c’è stata disponibilità su questo: la scelta è diventata se imporre un campo neutro a 24 ore di distanza, imponendolo alle due squadre, oppure se rispettare l’ordinanza di un’autorità riconosciuta dalla legge e rinviare la partita”. Così il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini.
