“La Juventus è quotata alla Borsa di Milano. Il prezzo delle azioni del club è sceso di circa un terzo nei giorni successivi alla notizia dell’indagine (della Covisoc, ndr). Se gli stessi eventi si fossero verificati in una società quotata negli Stati Uniti, gli azionisti che avevano subito perdite farebbero causa a quei ‘motherfuckers’ (figli di p… in inglese, ndr)”. Il patron della Fiorentina Rocco Commisso, in un’intervista diffusa oggi dal Financial Times ma rilasciata lo scorso novembre, lancia un duro attacco al presidente della Juventus Andrea Agnelli: “Ci sono anche gelosie, è vero. Perché chi altro ha fatto quello che ho fatto io in Italia? Vuoi che li elenchi? Non gli Agnelli. Il nonno, forse, non i nipoti. Non Gordon Singer al Milan. Non quel ragazzo alla Suning. Usano i soldi degli altri”.
“Dusan Vlahovic è cresciuto qui e dovrebbe essere riconoscente, qualunque cosa accada, al club che lo ha portato dove è”. Commisso commenta così la scelta del giovane bomber serbo di non rinnovare il proprio contratto in scadenza il 30 giugno 2023. Nell’articolo, che presenta inoltre un focus sulla storia dell’imprenditore italo-americano, c’è spazio anche per il repentino divorzio con Gattuso, ingaggiato ad inizio stagione e sostituito in estate da Italiano, e sulla sua battaglia contro un certo modo di agire dei procuratori, schierandosi al fianco del presidente della Fifa, Gianni Infantino: “Più vivo in questo sport folle, più mi rendo conto di quanto sia incasinato”. E ancora: “I tifosi mi amano, ma fino a un certo punto. Quel punto è la misura in cui ‘vinco e spendo soldi’”.