Dalle parole ai fatti, niente ipocrisie: se l’Inter vuole tenersi Inzaghi sa cosa deve fare

La debacle in Champions, con la pesante delusione umana e professionale, incide solo relativamente. Una sconfitta, per quanto pesantissima, si elabora, come ogni “lutto” sportivo. Serve tempo per suturare la ferita, ma servono anche nuove prospettive per ricaricarsi. Di certo, in questo caso, non è questione di soldi. L’ingaggio non è chiaramente il tema centrale, ma neppure collaterale. E’ un tema assolutamente marginale: se l’offerta dell’Al Hilal è fuori mercato,  anche qualsiasi altra proposta da parte di club di Premier League è impareggiabile.

Cosa chiede dunque Inzaghi? Chiede investimenti, chiede protezione, chiede chiarezza programmatica e verbale. Primo punto. La rosa va rinnovata e rivista: servono tre nuovi attaccanti (due se Taremi rimanesse come “quinta” punta), servono almeno due nuovi centrocampisti (oltre a Sucic), servono altrettanti innesti in difesa. Secondo punto. La stagione è stata pesantissima dal punto di vista emotivo e psicologico. Svuotante. Inzaghi ha consumato ogni stilla di energia all’insegna di un progetto ambizioso, sproporzionato rispetto alla forza della rosa a sua disposizione: in diversi momenti si è sentito poco protetto, lasciato solo, abbandonato nelle tante polemiche arbitrali che hanno visto la società silente se non passiva.

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