“Ancora oggi non ha mica firmato con la Juve”. Era l’8 ottobre, Beppe Marotta ragionava di Paulo Dybala ospite a casa Gazzetta, al Festival dello Sport: le parole al Teatro Sociale di Trento, poi lo sguardo sornione e un sorriso messo lì, esploso che più spontaneo non poteva essere. Erano i giorni in cui il rinnovo dell’argentino con la Juventus pareva cosa fatta, Marotta però andava in direzione ostinata e contraria. E sì che un colpo di teatro sarebbe davvero, adesso, se Dybala la prossima stagione giocasse nell’Inter. Sarà bene non perdere di vista lo scenario, perché la società nerazzurra è pronta a inserirsi nelle difficoltà tra il numero 10 bianconero e il suo club sulla trattativa di rinnovo. Non è giusto definirla solo una manovra di disturbo, è qualcosa di più. È un’idea concreta. E l’arrivo di Dybala sarebbe, per i nerazzurri, non solo un colpo a livello tecnico ma anche un acquisto dall’enorme valore simbolico: prima lo scudetto che ha interrotto la serie bianconera, poi la Supercoppa, in estate lo “scippo” del numero 10, una specie di Triplete rivisitato in chiave derby d’Italia.
