Fabregas, l’uomo del destino per l’Inter. Ma il Como non molla…

Cesc Fabregas è l’erede prescelto per la panchina dell’Inter che oggi potrebbe rimanere orfana di Simone Inzaghi. Potrebbe, sottolineiamo, perché tutto può succedere, ce lo insegna anche la storia recentissima del divorzio annunciato e poi non avvenuto tra il Napoli e Antonio Conte. Il summit odierno tra la dirigenza nerazzurra e il tecnico servirà a fare definitiva chiarezza: avanti assieme, con prolungamento del contratto e nuove prospettive, oppure addio. L’offerta dell’Al Hilal è sul tavolo da giorni, già da prima della finale di Champions, e Inzaghi pare orientato ad accettarla: una scelta dettata certo da ragioni economiche ma non solo, questo è giusto sottolinearlo. Per Simone significherebbe anche allentare la pressione dopo stagioni intensissime tanto al livello professionale quanto umano. All’Inter, semmai, ha chiesto e chiederà anche oggi un “rilancio programmatico”, fatto non solo di investimenti sul mercato. Se i piani non collimassero, sarà addio con una stretta di mano, nel massimo rispetto reciproco.

Certo è che il club, consapevole che il passaggio è divenuto giorno dopo giorno più stretto, ha iniziato per tempo a pensare al post Inzaghi. Doveroso farlo, il tempo è quanto mai tiranno, con un Mondiale per Club che inizierà tra meno di due settimane: l’Inter volerà negli Usa mercoledì della prossima settimana e lo farà con un organigramma certo e definito. Questo significa che se oggi si arrivasse ai saluti, Marotta dovrà risolvere la questione successione nell’arco di 48 ore, non di più. La rosa dei candidati si è allargata sino a comprendere De Zerbi e poi ancora Chivu e Vieira, ma l’obiettivo numero uno, quello su cui subito si sono indirizzati i pensieri e da lì i contatti è Cesc Fabregas: lo spagnolo è per età, idee, prospettive di crescita l’erede prescelto per la panchina interista.

Fabregas è legato al Como da un contratto in scadenza nel 2028, percepisce uno stipendio pari a un milione a stagione, da tempo sta lavorando al rinnovo con il club lariano (rifiutando nelle settimane scorse il corteggiamento di club prestigiosi come il Bayer Leverkusen). Sinora, però, non ha ancora firmato alcun prolungamento e la sua dichiarata “ammirazione” per l’Inter inzaghiana ha avvalorato in questi giorni la tesi che l’unica squadra per cui sarebbe pronto a separarsi dal Como è appunto quella nerazzurra.

Da superare, nel caso, i vincoli contrattuali in essere, ma anche un possibile intoppo “finanziario-burocratico”: Fabregas è detentore di quote azionarie del Como e il regolamento impedisce di possedere azioni di un club diverso da quello di appartenza. Tradotto, se Fabregas dovesse accettare l’eventuale offerta dell’Inter, prima di diventarne l’allenatore dovrebbe vendere le sue quote. Inghippo superabile, certo, ma comunque parte di un pacchetto di questioni da superare.

Fonte: sport mediaset

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