Gasperini sfida l’Arsenal: “Finalmente la prima di Champions in casa nostra”

E’ la vigilia di Atalanta-Arsenal, con i bergamaschi che tornano in Champions  League quasi tre anni dopo l’ultima partita giocata nel torneo: era il 9 dicembre 2021 e l’avversario in quella occasione fu il Villarreal (2-3 per gli spagnoli che costò l’eliminazione). Domani la squadra di Gasperini giocherà in casa, ma oggi più di ieri lo farà con la consapevolezza di poter tenere ancora più testa alle grandi d’Europa. A cominciare dai Gunners di Arteta. “Possiamo dire che questa è la vera prima partita di Champions in casa nostra (fa riferimento al periodo del Covid e dei lavori di ristrutturazione, ndr). Finalmente giocheremo qui, siamo molto felici”, ha detto l’allenatore dell’Atalanta a Sky Sport.

“La Champions è il massimo, anche per la qualità delle squadre che vai a incontrare. E stavolta con una formula diversa. Dopo averla saltata per due anni, anche se questo ci ha permesso di vincere l’Europa League, ci arriviamo con grande voglia di fare bene”.

La vittoria in Europa League quanta spinta vi può dare?

“E’ stato un traguardo fantastico per noi, anche perché in Europa è sempre molto difficile vincere. Mancava in Italia da un po’ e questo è motivo d’orgoglio”.

Cosa si aspetta dall’Arsenal?
“Squadra straconosciuta, che in questi anni sta dominando, insieme a City e Liverpool, la Premier League. Sono molto organizzati, compatti e difficili da affrontare. Sarà un test importante”.

Meglio affrontare ora l’Arsenal, viste le loro assenze?
“È difficile durante la stagione avere la rosa al completo, c’è sempre qualche acciacco o infortunio. Incontriamo l’Arsenal adesso e penso che il calendario sia uniforme per tutti, vista la modalità di sorteggio dove tutti affrontano due squadre per fascia una in casa e una in trasferta. Avremmo preferito affrontare una tra Real o Arsenal in fuori casa, per avere magari un compito un po’ più semplice con un altra squadra, ma siamo contenti di sfidare questi grandi club e se faremo punti saranno importantissimi”.

A fine stagione sarà contento se?
“Se saremo cresciuti e se saremo capaci di inserire tutti i nuovi arrivati che sono tanti. Se i vecchi saranno stati capaci di riconfermarsi e se tutti potremo dire che questa è stata la nostra migliore stagione nella carriera”.

Juric, uno dei suoi discepoli, possibile neo allenatore della Roma, cosa ne pensa?
“Ho sentito stamattina, gli auguro sempre il meglio, per quanto sono affezionato. Ma sono sorpreso per la questione De Rossi, mi dispiace per lui. Le difficoltà sono dettate da un mercato che ha date assurde e mette in difficoltà gli allenatori. Non è semplice buttare dentro i nuovi acquisti, non funziona così. Devono esserci caratteristiche che si sposano insieme. La stagione è iniziata in modo strano. De Rossi mi piace molto sia come allenatore che come giovane emergente forte”.

Sull’esonero di De Rossi

“Mi dispiace per De Rossi, gli auguro il meglio per quanto sono affezionato. Sono sorpreso, per molte squadre la stagione è partita con tante difficoltà per colpa del mercato e delle date assurde che mettono in difficoltà gli allenatori. I nuovi acquisti non si buttano dentro così, non funziona così nel calcio, si giocano partite che prendi gol al 95’, e si guarda solo al risultato che è sempre quello che fa dire benissimo o malissimo, non si va mai oltre. De Rossi è una persona che mi piace molto, sia come allenatore sia perché è un giovane emergente forte”.

Fonte: sky sport

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