Di nuovo l’Europa. Due mesi (abbondanti) dopo l’ultima gara di Champions, la beffa con il Villarreal che segnò l’eliminazione dell’Atalanta, e quattro anni dopo l’ultima apparizione in Europa League, la doppia sfida con il Borussia Dortmund. Quando segnò anche il capitano, Rafa Toloi, che non solo per questo parla di Atalanta-Olympiacos di domani sera come di una “gara speciale e dovremo affrontarla con lo spirito che mettiamo in tutte le competizioni. Dopo Fiorentina e Juve abbiamo già voltato pagina, ora dobbiamo solo migliorare la concentrazione nei finali di partita o quando abbiamo il risultato in mano, essendo tutti più tosti”.
Nella stagione seguente all’eliminazione con il Borussia Dortmund ci fu l’uscita prematura per mano del Copenaghen nei preliminari di EL, poi da quella successiva è stata sempre una Dea da Champions. Ma oggi non deve sentirsi declassata, dice Gian Piero Gasperini. “Parliamo sempre di Europa, anche se non prestigiosa come la Champions: però lo diventa se vai avanti, e trovi squadre sempre più forti. Certo, essere stati per tre anni in Champions ci ha abituato bene, ma per noi giocare non solo in Italia è comunque un traguardo e ci dà forza per riguadagnare la competizione più prestigiosa”. L’Atalanta potrebbe tornarci anche vincendo l’Europa League, “ma pensare di farlo oggi non sarebbe corretto: ci sono rivali scese dalla Champions, con grandi curriculum, e non bisogna dimenticare che in Italia ci sono squadre che non riescono a entrare fra le prime quattro anche se è un loro obiettivo fondamentale. Vedremo già da domani che si tratta di tutte gare difficili, contro avversarie che spesso sono prime nei loro campionati. Noi dobbiamo verificare a che punto è la nostra crescita, dove ci siamo stabilizzati e come migliorarci: non possiamo avere come obiettivo il trofeo, almeno in questo momento”.