“Ci vuole un po’ di tempo per capire il significato”. Parole di Ivan Gazidis al “Guardian”, dove per significato l’a.d. rossonero si riferisce ovviamente al percorso intrapreso e – si può dire – portato a termine dal fondo Elliott alla guida del Milan. Un percorso costruito sulla ricerca dell’auto-sostenibilità che passa dalla riduzione dei costi, ovvero un monte ingaggi molto ridimensionato e una rosa decisamente giovane. “Ciò che abbiamo conquistato è un risultato monumentale non solo per quello che abbiamo fatto, ma per come l’abbiamo fatto – sottolinea Gazidis –. Già all’inizio della stagione credevamo di aver creato qualcosa di speciale sulla base di un’idea chiara di costruire un nuovo Milan attorno a una squadra molto giovane. Penso sia la squadra più giovane della storia moderna a vincere lo scudetto, e una delle più giovani d’Europa. Non è stato il mio rapporto con Gordon Singer a convincermi per andare al Milan. Mi è piaciuta l’idea di fare qualcosa di stimolante in un ambiente nuovo, anche imparando personalmente l’italiano e una diversa cultura calcistica. E c’era l’idea romantica che potessimo riportare il Milan. La gente diceva che era impossibile”.
