L’ultimo dei mohicani non molla. Per definizione e non solo, perché quando c’è di mezzo Zlatan Ibrahimovic occorre maneggiare con cura gli slogan e i fatti: molto spesso finiscono per coincidere. Succederà, molto probabilmente, anche questa volta, perché il guerriero ha raccolto le armi e si prepara ad andare in battaglia nel derby di sabato ma nel frattempo ha colto l’occasione per lanciare un messaggio attraverso i social: io sono vivo, ci sono e ci sarò. Sempre Ibra, insomma. In questo 2022 in cui Zlatan e il suo Milan lottano per tornare a vincere dopo undici anni senza scudetto e poi ancora oltre: c’è un Mondiale da giocare, ci sono altri record da battere e un Diavolo da riportare al top anche in Europa. Il Milan ha bisogno di lui e lui del Milan: se i muscoli reggeranno, Zlatan e i rossoneri potranno fare un altro pezzo di strada insieme.
Ieri mattina il mondo rossonero si è svegliato con un post che tra Instagram e Twitter ha acceso il dibattito social sul futuro del totem: Ibra ha pubblicato una foto della sua treccia – quella sfoggiata a settembre, quando segnò il primo gol stagionale contro la Lazio – e poche, efficacissime parole: “L’ultimo dei mohicani”. Lo stesso condottiero che guidava il Milan dell’ultimo scudetto, nel 2011, e che ha riportato il Diavolo al successo in un derby di campionato dopo quattro anni senza vittorie, nel 2020, adesso rilancia: guai a darlo per morto. L’adrenalina, ormone talmente magico da diventare il titolo del suo ultimo libro, c’è ancora e si fa sentire anche sui compagni: in due anni accanto a lui, i giovani che affollano Milanello si sono scoperti maturi e affamati di vittorie; attorno a lui, Pioli ha costruito un sistema di gioco attraverso il quale ha scalato la classifica; insieme a lui il Milan è tornato a pensare in grande. Ecco perché i piani del club e del suo campione non sono mai cambiati, semmai andranno aggiornati lungo la stagione: con il senso di responsabilità e consapevolezza che ha contraddistinto la seconda vita di Ibrahimovic in rossonero, Zlatan ascolterà il suo corpo mettendosi ovviamente alla prova sul campo. Se le sensazioni saranno positive come in questi mesi, lui e la società si siederanno attorno a un tavolo per pianificare il futuro insieme: il rinnovo del contratto in scadenza a giugno diventerebbe di fatto una formalità.
Non è una questione di rendimento, perché l’impatto dello svedese sul campo continua a essere determinante anche a 40 anni: nel 2020, appena tornato in Serie A, Ibra firmò 11 gol in 20 partite, oggi siamo a 8 centri su 19 gare. In squadra è sbarcata un’altra stella di esperienza come Giroud, ma quando il totem sta bene Pioli non ha dubbi: in campo ci va Zlatan, il resto si vedrà a partita in corso. Lo schema si ripeterà naturalmente sabato contro l’Inter. Ieri Ibra ha salutato l’amico Amadeus con un videomessaggio a Che tempo che fa: “Mi dispiace di non poter presentarmi a Sanremo, comunque l’hai capito dall’anno scorso: ho messo qualche regola, basta seguirla e tutto andrà bene”. Da oggi pomeriggio tornerà al lavoro a Milanello: le sedute in palestra permetteranno al tendine di Achille infiammato di guarire senza intoppi, la sua presenza nella sfida scudetto non pare in discussione.
Per il derby no, ma in una prospettiva di medio-lungo termine la componente fisica resta l’unica variabile da tenere d’occhio con grande attenzione: in questi due anni gli stop per infortunio sono fisiologicamente aumentati ed è facile immaginare che il trend non potrà invertirsi quando Zlatan di anni ne avrà 41. Proprio per questo, lui e il Milan si sono dati del tempo per riflettere e agire senza fretta. Nel frattempo, la Svezia si giocherà un posto in Qatar ai playoff: tra il 24 e il 29 marzo sono in programma la semifinale con la Repubblica Ceca e l’eventuale finale con una tra Russia e Polonia. In quei mesi Ibra capirà se il sogno di giocare il terzo Mondiale in carriera, a 41 anni, potrà materializzarsi, mentre le ambizioni scudetto del Milan potranno assumere un contorno più definito. Il nuovo capitolo della saga infinita sboccerà in primavera?