Unico italiano capace di vincere per quattro volte il titolo di capocannoniere della Serie A, Scarpa d’oro nel 2020 come altri due soli italiani prima di lui (Luca Toni e Francesco Totti), Campione d’Europa con la Nazionale, Ciro Immobile non ha bisogno di replicare ai suoi detrattori. Per lui parlano i numeri, anzi i gol, 198 solo in Serie A, a due centri dalla nona posizione nella classifica dei marcatori all time occupata da Del Piero, Signori e Gilardino. Quindici reti in 55 partite con la maglia azzurra, con 8 gol è il miglior marcatore anche della gestione Mancini insieme a Belotti e Barella. Eppure c’è chi lo critica, imputandogli di non avere in Nazionale lo stesso feeling con la porta che ha con il club: “Forse alla Lazio – dichiara in conferenza stampa – ho più margini di errore e dà fastidio che ho vinto quattro classifiche marcatori e poi con la Nazionale ho fatto un po’ meno. Il modulo c’entra poco, qualunque sia la scelta del mister va più che bene. Mi chiedo quasi tutti i giorni per quale motivo in Nazionale segno meno. A volte voler strafare ti porta a fare grosse cavolate. Per me questa maglia rappresenta tutto, finché l’Italia e il mister avranno bisogno di me sarò a disposizione”.
