A proposito di concessioni, Sommer ha già incassato 13 gol in sole 9 giornate, tanti quanti subiti l’anno scorso ma dopo 27 di giornate (il 4 marzo nel 2-1 contro il Genoa). Con una fase difensiva così, difficile ambire allo scudetto, perché è storicamente risaputo che dalle nostre parti vince quasi sempre la squadra che ne prende meno. La mancanza di equilibrio non è dovuta solo alle assenze (pesanti) di Calhanoglu e Acerbi, perché anche con loro in campo certe amnesie si erano già manifestate. Inaccettabile come è stato preso il terzo gol, in contropiede e da una rimessa laterale nella metà campo juventina. Poi c’è la questione cambi: di solito Inzaghi è bravo a ribaltare o blindare i match attingendo dalla panchina, ieri sera le risposte dalla panchina non sono state positive. In particolare Bisseck e Frattesi hanno combinato davvero poco: il primo ha messo sul piede di Yildiz con un colpo di testa il pallone del 4-4, mentre il secondo non è mai riuscito nelle sue proverbiali incursioni. Inoltre con l’uscita di Zielinski, Barella è stato arretrato come regista, in una posizione in cui non convince e che allo stesso tempo toglie al centrocampo la mezzala forse più forte del campionato.