Deluso per il risultato ma non per la prestazione del suo Torino, Ivan Juric che commenta in questo modo la sconfitta contro la Juve: “Questo derby mi lascia la delusione per il risultato ma grandi spunti positivi per come i ragazzi hanno interpretato la gara e spunti anche delle cose su cui migliorare – dice – Siamo andati in vantaggio, abbiamo avuto delle palle gol, potevamo gestirla meglio e siamo stati un po’ polli. Poi alla fine abbiamo avuto poca attenzione e abbiamo subito gli altri due gol perché non abbiamo rispettato le consegne”.
Il riferimento è in particolare Radonjic che Juric ha inserito in campo e poi ha sostituito subito dopo la rete di Bremer: “Radonjic? Ci sono cose che faccio fatica a capire, manca il rispetto verso questo gioco, aveva delle cose da fare e doveva rispettarle, e non lo ha fatto, questo ragazzo ha spunti e tutto ma non ha fatto quello che gli ho chiesto, è sei mesi mesi che provo a farlo diventare un giocatore ma non ci sono riuscito”. Un Torino che, dunque, ha pagato a caro prezzo la mancanza di attenzione in alcuni frangenti: “La cosa che mi ha fatto più arrabbiare è che non siamo stati concentrati in alcune situazioni, alle vote va liscia e altre la paghi. Io sono contento della squadra, stiamo crescendo, la squadra ha giocato bene ed è questo che mi lascia una sensazione positiva”.
Tuttavia, Juric, ha evidenzato i molti aspetti positivi della sua squadra in questa partita: “Abbiamo fatto un primo tempo eccezionale. Non è stato un possesso sterile il nostro ma abbiamo creato delle palle gol, si lavora su queste cose per diventare una squadra completa – spiega ancora – Ci sono tante cose positive, stiamo diventando una squadra. I dettagli determinano e noi purtroppo non siamo ancora tutti sul pezzo. Dobbiamo crescere sull’atteggiamento e sul capire quando bisogna portare a casa il risultato. Sono fiducioso perché inizio a recuperare giocatori e davanti a noi c’è un bel futuro. Nel cammino che si fa si trovano difficoltà ma fanno parte del percorso, abbiamo ragazzi giovani che stanno crescendo bene e poi possiamo vedere dove vogliamo andare. Non possiamo vendere due o tre giocatori e ricominciare, dobbiamo avere la capacità di tenerli. Mi dispiace per i tifosi perché domenica sono venuti in tanti e volevamo regalare loro una gioia ma dobbiamo essere orgogliosi di questi ragazzi”.