Va bene la consuetudine coi terremoti interni, ma l’uscita dall’Europa sarebbe un bel botto anche per i crash test della Continassa. A partire dal senso da dare al resto di una stagione già molto complicata. Con le ambizioni in campionato affossate dal -15 oltre che dalla superiorità del Napoli, gli appigli per chiudere l’anno con un trofeo restano quelli. Ma per standing internazionale, benefici economici e ricadute sportive (la coppa per cui ci si qualifica) è chiara la differenza tra quello che porta l’Europa League rispetto alla coppa Italia, con quel che non per caso ne consegue in termini di coefficiente di difficoltà dell’impresa. Già rimodulate le aspettative rispetto all’obiettivo minimo degli ottavi di Champions fissato per iscritto dal club, un ulteriore passo indietro non potrebbe non avere ricadute anche sulla posizione di Massimiliano Allegri: sicuramente in vista della stagione prossima, al netto degli ulteriori due anni di contratto, ma un fiasco di questa portata sarebbe un argomento di forza tale da giustificare da solo le richieste di dimissioni.