Ripercorrendo il film del match contro l’Inter, per la Juve le buone notizie arrivano dal carattere della squadra e dagli esterni offensivi. Nel primo tempo Conceicao e Weah hanno tenuto botta, spinto e animato la fase offensiva senza risparmiarsi anche in fase di copertura mostrando gamba e coraggio nell’uno contro uno. Poi è toccato a Yildiz prendersi la scena dopo l’inizio in panchina. In mezz’ora il turco ha timbrato il cartellino due volte col suo sinistro da cecchino, ma a colpire è stata soprattutto la cattiveria agonistica con cui è entrato in campo. Atteggiamento che insieme alla spinta inesauribile di Conceicao ha contagiato il resto della squadra e, senza schemi precisi, portato al clamoroso pareggio. Risultato arrivato grazie anche alle parate di Di Gregorio, decisivo nel momento in cui l’Inter ha aumentato i giri nella ripresa cercando di dare la spallata decisiva alla partita, e dalla voglia di non mollare del gruppo bianconero che nel finale ha respinto l’assalto nerazzurro senza badare troppo alla forma.
Discorso diverso invece per i centrali difensivi bianconeri. Contro l’Inter Danilo e Kalulu hanno commesso errori troppo gravi per giocatori del loro calibro e della loro esperienza. Un “blackout” che nel primo tempo ha regalato due rigori all’Inter e nella ripresa ha poi evidenziato la necessità di alzare il livello dell’attenzione in area, nelle chiusure preventive e nei meccanismi in fase di non possesso. Sia in campo aperto, sia sui calci piazzati. Situazioni che contro l’Inter hanno mostrato una fragilità pericolosa su cui Motta dovrà lavorare cercando soluzioni di reparto e dando compiti precisi in marcatura.