Jorge Mendes lo ha proposto. Alla Juve come a tutti, tutti, gli altri top club d’Europa. La Juve non ha detto di no e ha avviato le sue riflessioni. Approfondite. E “no, grazie”, ancora non lo dice. Anzi, forse non ha intenzione di dirlo. Poi dipenderà dalle condizioni economiche e dalle altre pretese, di Angel Di Maria come soprattutto dello stesso Mendes. Perché teoricamente il campione argentino, che lascerà il Psg a fine stagione a parametro zero (a meno che a sorpresa non venga esercitata l’opzione per il prolungamento in favore del club) sarebbe fuori dai parametri del nuovo corso bianconero imposto da Maurizio Arrivabene: niente over 30, niente giocatori poi invendibili, niente ingaggi extra-large. Salvo eccezioni. Se poi davvero Di Maria si accontentasse di un accordo di una stagione, al massimo con opzione per la seconda, allora le riflessioni potranno davvero proseguire e andare oltre le richieste economiche: la Juve non vorrebbe andare oltre i 4-5 milioni netti di ingaggio per un anno. Mendes lo ha proposto, la Juve ci ha pensato. E ora è pronta a parlarne per capire se effettivamente trasformare Di Maria nell’eccezione al proprio nuovo progetto o se in realtà non ci siano le condizioni per andare a dama. Previsto entro fine stagione un nuovo incontro con Mendes, uno che nonostante la brutta fine della storia con Cristiano Ronaldo ha sempre tanti argomenti da mettere sul piatto anche a propositi di altri calciatori. Un incontro chiave, non ancora decisivo perché il giro d’Europa per Di Maria continua.