Era iniziata come l’estate del Pogback, quello in salsa bianconera. Un remake della versione deludente sotto ogni punto di vista trasmessa dalle parti di Manchester, sponda United: sei stagioni senza particolari squilli e tanti problemi, terminate con l’addio non senza polemiche e un nuovo ritorno al passato. L’11 luglio veniva annunciato l’ingaggio di Paul Pogba da parte della Juventus, un contratto da 8 milioni netti più 2 di bonus con scadenza fissata al 30 giugno 2026 e un ruolo da protagonista assoluto dentro e fuori dal campo. Solo che fin qui, Pogba, ha svolto il suo compito solo in qualità di uomo immagine. Per il resto, i primi sei mesi in bianconero stanno scivolando via con zero minuti disputati e tanti problemi: una sola amichevole, l’infortunio, la decisione della terapia conservativa, l’intervento chirurgico in colpevole ritardo, una riabilitazione che ha bisogno di più tempo del previsto perché quel ginocchio destro così com’è proprio non va. Sullo sfondo i guai personali e la vicenda giudiziaria che lo vede vittima di tentata estorsione tra gli altri del fratello Mathias. Ma anche quel Mondiale comunque inseguito e poi sfumato, inevitabilmente.
