Massimiliano Allegri aveva fissato l’obiettivo a fine luglio, durante la tournée estiva: “La Juve deve puntare a rientrare in Champions”. Dieci mesi dopo, ecco il match point per l’Europa, il secondo dopo quello fallito con la Roma. Basterà battere la Salernitana già retrocessa perché la qualificazione diventi aritmicamente certa. I bianconeri possono chiudere la pratica con due turni d’anticipo per programmare con più serenità. Tra oggi e mercoledì, quando si giocherà la finale di Coppa Italia con l’Atalanta, il club potrebbe incassare un tesoretto tra gli 50-60 milioni, preziosi per il restyling della Signora. Tra contratti in scadenza, rinnovi complicati e giocatori che non hanno convinto, Madama può cambiare in ogni reparto.
In attacco si ripartirà da Yildiz e Vlahovic: il turco ha già trovato un accordo per andare oltre il 2027, per il serbo le contrattazioni per il rinnovo inizieranno a stagione finita, ma c’è la volontà di rimanere e di prolungare. In difesa Gatti e Rugani (rinnovo a un passo) sono sicuri di restare, idem Cambiaso. A centrocampo sarà prezioso il rientro di Fagioli, la cui squalifica per scommesse terminerà il 19 maggio (potrebbe già essere convocato per la gara col Bologna, in programma lunedì 20, ma la Juventus attende l’ok della Figc), con Locatelli che può tornare a fare la mezzala.

Juventus, qualificazione in Champions poi Koopmeiners e Zirkzee
Fonte: gazzetta.it